CITTA’ DI CASTELLO - E’ successo ancora. Anche la E 45, una tra le infrastrutture più importanti del Paese, che qualcuno voleva addirittura trasformare in autostrada e che per l’Alta Valle del Tevere assume importanza vitale, ha dimostrato la sua fragilità. Ormai è una realtà quasi quotidiana che, oltre alle tante opere faraoniche ed inutili rimaste incompiute, in Italia anche quelle portate a termine manifestano una precoce caducità. Appalti truccati, ditte che falliscono, costi che aumentano a dismisura durante la realizzazione, opere che rivelano fin da subito numerose problematiche.

Ogni volta si cerca di individuare i responsabili o colpevoli, ma risultano sempre introvabili. Dove, da chi e perché viene presa la decisione di realizzare un’opera? Vengono fatte nelle sedi opportune serie valutazioni sui rapporto rischi-benefici che questa comporta? (Sembrerebbe di no e la TAV è l’esempio palese, dato che ancora oggi, dopo aver speso miliardi di euro, non si è sicuri sull’utilità dell’opera).

Esiste un Ministro alle infrastrutture responsabile degli eventi successivi? Tecnici e dirigenti controllano che quest’opera sia realizzata ad arte? (Sembrerebbe di no, dato che quasi sempre nei disastri si riscontra sempre una grave carenza di ferro e di cemento nel calcestruzzo).  Vedi anche le scuole. Dovrebbero essere tra gli edifici più sicuri in assoluto, ma in caso di scosse sismiche serie sono le prime a subire lesioni o ad arrivare addirittura al crollo.

Ed allora individuare chi è responsabile o colpevole è fin troppo facile ed evidente, sono i risultati di una politica che, indistintamente dai colori e non vigilando, ha contribuito a fare sprofondare il nostro Paese nella corruzione, nell’evasione fiscale e nell’ignoranza.  

L’attuale situazione della E 45 dovrà però essere da stimolo per il Governo ad intervenire subito per mettere in sicurezza questa infrastruttura, di vitale importanza per la nostra Città e per l’Alta Valle del Tevere umbra e toscana, visto che una serie di eventi hanno portato questi territori al più grave isolamento dal dopoguerra. La strada che conduce nelle Marche chiusa, la E 45 chiusa, la E 78 un sogno, della ferrovia meglio non parlarne. L’isolamento dal resto del Paese, oltre ad avere creato disagi enormi a studenti e lavoratori, è preoccupante anche perché sarà causa di ingenti danni economici alle attività commerciali ed imprenditoriali di tutta la vallata.

Il Consigliere Comunale LA SINISTRA

Giovanni Procelli

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