di Roberto Musacchio.

Quando insisto a considerare tragico l'errore fatto nell''89 con lo scioglimento del Pci è perché vedo ciò che succede oggi. Non siamo solo di fronte ad un governo da incubo. E neanche solo di fronte alla liquefazione di quella sinistra che gli ha aperto la strada. Siamo di fronte alla volontà di azzerare la Storia di questo Paese, quella del dopoguerra, quella del '68. Quella che, nonostante tutto, continua a fare lotte e costruire solidarietà, a proporre un punto di vista alternativo sul Mondo. Quando si attacca la Casa delle donne e si mettono nel contratto le liste di proscrizione delle "occupazioni". Quando si attaccano le Ong che salvano i migranti e si prevede nel contratto gli asili nido gratuiti solo per gli italiani. Quando si vuole ridurre il Parlamento a esecutore di una piattaforma on line. Quando si fa la Flat tax. Quando si mette insieme corporativismo e individualismo come le due forme da coniugare per dar corso alla centralità del mercato e si chiama tutto questo la rivoluzione del nuovo in realtà si vuole smantellare la Storia. Purtroppo tutto ciò arriva dopo che molti danni sono stati già fatti. Siamo a 50 anni dal '68 e se uno rilegge ciò che produsse verso l'uguaglianza e contro i vecchi poteri vedrà un Mondo quello si nuovo. Ma poi si cominciò a dire che serviva la competitività, la produttività, il mercato e la meritocrazia, le liberalizzazioni, le privatizzazioni, l'austerita'... E siamo arrivati a questo punto.

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