CITTA’ DI CASTELLO - L’on. Walter Verini, deputato del Pd ripescato alle recenti consultazioni elettorali, dopo anni di permanenza a Roma si è fatto furbetto e anche in previsione di agognati ritorni futuri, si è ricordato della natia Città di Castello. Durante una recente visita di cortesia, è rimasto colpito dallo stato di degrado in cui versa la E 45. Per la verità, usa il termine ammaloramenti, un linguaggio forbito da casta per descrivere lo stato di degrado delle pavimentazioni stradali della superstrada. Indignato ha preso carta e penna e ha vergato una lettera di fuoco al Presidente dell’Anas, Ennio Cascetta per porre rimedio allo scempio: “Gli automobilisti sono esasperati”.

Dopo decenni in cui da Orte a Ravenna è pressoché impossibile percorrere cento km nella corsia naturale, l’onorevole si è reso conto del problema. Sembra proprio un pesce pescato da una pozzanghera della E 45, quindi ignaro della realtà attuale. Chissà dove è stato fino ad oggi, chissà perché nessuno lo ha informato degli ammaloramenti, chissà perché, ora che l’Anas è entrata a far parte del gruppo Ferrovie dello Stato, non ha chiesto conto anche della Fcu chiusa a tempo indeterminato per manutenzione.

Singolari questi parlamentari che dopo aver fatto il pieno di voti si dimenticano degli elettori e dei loro problemi. Liberi e Uguali ha fatto la campagna elettorale sul tema delle infrastrutture e della mobilità locale, c’è un Comitato di cittadini a San Giustino che da anni si batte per l’ammodernamento della E45, per il completamento della E 78 e per la Fcu. L’onorevole Verini è uno di quelli che diligentemente ha votato tutti i provvedimenti governativi degli ultimi dieci anni, anche la drastica diminuzione dei trasferimenti dallo Stato alle regioni pari a circa il 38 per cento nel 2017, ma tra le conseguenze dei tagli ci sono tante cose: anche le buche sulle strade e i carenti servizi pubblici.

Né ci risultano azioni parlamentari sue o di altri, contro Pietro Ciucci, il mitico presidente dell’Anas ai tempi di Veltroni al governo, coinvolto in discutibili operazioni ed esecrabili crolli di opere appena inaugurate.

Gentile onorevole Verini ci hanno spiegato che un parlamentare deve occuparsi degli interessi collettivi del proprio territorio, sempre, aldi là del governo in carica. Evidentemente per lei vale la seconda opzione, quella del ma anche no. Ora ci sembra francamente ridicolo che uno che non ha mai scritto al ministro Del Rio o al suo predecessore Matteo Renzi scriva al presidente dell’Anas solo qualche ora prima che l’Anas annunci lo stanziamento di 65 milioni di euro per l’asfaltatura, pardon, per ovviare all’ammaloramento, del tratto umbro da Orte a San Giustino della E45. Dalle nostre parti di chiama tirare il cappello sopra un’azione di cui non si ha merito alcuno.

C’è tanto da fare e da interpellare i futuri governi sui problemi delle infrastrutture locali. La smetta di navigare come un pesce nella pozzanghera: ci ricorda tanto, on. Verini, la politica di un tempo quando i ministri democristiani avvertivano degli stanziamenti governativi i capi corrente locali del loro partito. Quella politica clamorosamente bocciata alle ultime elezioni.

Liberi e Uguali Alto Tevere Umbro

 

 

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