(AVInews) – PERUGIA – Sono arrivati da ogni angolo del globo anche per conoscere e scoprire quello che il segretario generale dell’International Buffalo Federation (Ibf) Antonio Borghese ha definito il centro di produzione di seme di bufala mediterranea migliore al mondo. Questa eccellenza internazionale, il Centro tori Chiacchierini, si trova in Umbria, a Civitella d’Arna, e venerdì 12 maggio ha ospitato 34 tra professori universitari, tecnici e allevatori giunti in Italia per il Corso di formazione su gestione e industria del bufalo organizzato dalla stessa Ibf.

Dalla Tailandia al Canada, dal Brasile all’Iran, gli esperti del settore hanno fatto tappa a Perugia nella sola struttura italiana specializzata nel campo della genetica e della fecondazione artificiale del bufalo e unica del centro e nord Italia prevista dal tour di dieci giorni alla scoperta delle migliori realtà italiane del settore.

Ricevuta dalla titolare Anna Chiacchierini e guidata dallo stesso Borghese, la comitiva internazionale ha anche avuto modo di approfondire alcune specifiche tematiche grazie alle relazioni di Giampiero Colagrande, veterinario responsabile del Centro tori Chiacchierini, Giovanni Pezzotti, responsabile dell’area ricerca e sviluppo dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Izsum), e dei professori Olimpo Barbato e Tzonka Peeva. Presente anche Sergio Scorcelletti, veterinario dell’Asl Umbria 1.

“Abbiamo mostrato agli operatori – ha commentato Anna Chiacchierini – questa nostra piccola realtà familiare che si occupa di genetica da più di 50 anni. Abbiamo iniziato con la chianina fino ad arrivare, nel 2010, a essere i primi al mondo a produrre seme sessato di bufala mediterranea italiana. Grazie anche ai Programmi di sviluppo rurale della Regione Umbria, sempre molto attenta alle esigenze degli agricoltori, e ai sacrifici fatti insieme ai nostri preziosi collaboratori, negli anni abbiamo puntato sempre sulla modernizzazione e innovazione, aspetti fondamentali anche in agricoltura e che ci hanno permesso di ottenere simili successi”.

“La nostra federazione – ha spiegato il segretario generale dell’Ibf Borghese –, che raccoglie scienziati di tutto il mondo, organizza periodicamente corsi di aggiornamento. In questa terza edizione abbiamo scelto l’Italia e non potevamo non venire al Centro tori Chiacchierini che produce seme di altissima qualità esportato in tutto il mondo per accrescere la produzione di latte. Nell’allevamento bufalino, su aspetti come sviluppo tecnologico e conoscenze tecnico-scientifiche, l’Italia è sicuramente il primo Paese al mondo con una qualifica di eccezionalità che tutti ci invidiano”.

Attualmente, grazie a  un programma di progenie in continua implementazione, il Centro tori Chiacchierini ha in catalogo la genetica di 32 bufali. Dispone, inoltre, di materiale seminale congelato di bovini sia da carne che da latte, anche questo esportato in tutti i continenti, e di una banca del seme della chianina che conserva i più antichi fondatori della razza.

“Al Centro tori Chiacchierini – ha specificato Scorcelletti – sono applicati protocolli sanitari rigidissimi che dipendono da normative nazionali e internazionali, visto che il seme prodotto è destinato a tutti i Paesi del mondo. D’altronde non vi può essere genetica se, in primo luogo, non vi è la garanzia sanitaria”.

“Siamo in un centro di eccellenza – ha aggiunto Pezzotti – dove gli animali sono super controllati dai servizi veterinari ufficiali secondo standard internazionali ferrei. La qualità delle analisi che effettua l’Izsum è riconosciuta universalmente anche perché siamo accreditati a livello internazionale”.

Nicola Torrini

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