di Stefano Sylos Labini.

Il candidato della sinistra francese Mélenchon, che è in forte ascesa, ha prospettato due piani per l'Unione Europea:

A) Radicale rifondazione dell’Unione in senso democratico, sociale ed ecologico, il divieto alla BCE di tagliare liquidità, la svalutazione dell’Euro portandolo in parità con il Dollaro, l’istituzione di una clausola di non regresso dei diritti sociali e l’utilizzo dello strumento referendario per le decisioni europee;

B) Nel caso di fallimento delle trattative per il Piano A la Francia prevede: l’interruzione del suo contributo al bilancio dell’UE; la ripresa del controllo della politica bancaria da parte della Banca di Francia; un sistema monetario alternativo all’Euro, da adottare insieme a tutti i partner europei che avevano condiviso il Piano A. Non un’uscita unilaterale nazionalista – come proposto dalle destre euroscettiche – ma un superamento condiviso con altri Paesi, nell’ottica di un progetto politico, sociale, economico, ambientale e culturale comunitario alternativo, basato su cooperazione, collaborazione e bene comune, invece che su concorrenza e competizione.

Dunque non uscita unilaterale nazionalista ma un sistema monetario alternativo all'euro da adottare con altri paesi europei. Ancora non è chiaro ma staremo a vedere lo sviluppo degli eventi.

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