di Emanuele Macaluso.

Ieri ho scritto che se nel Pd si vuole cambiare pagina e intanto aprire un dibattito vero e serio, non potrà essere l’attuale segretario ad avviarlo date le sue pesanti responsabilità della sconfitta. Matteo Renzi invece ha fatto una comunicazione alla stampa per dire che si dimette ma non si dimette. Ha detto che il Pd è stato sconfitto ma non ha fatto un’analisi del perché e del come è stato sconfitto. Semmai ha, ancora una volta, esaltato ciò che il suo governo aveva fatto e come era stata condotta la campagna elettorale. Poi ha completato il quadro attaccando Mattarella perché non avrebbe voluto sciogliere le Camere e indetto le elezioni l’anno scorso. Come se il Quirinale, anziché rispettare la Costituzione, deve servire i piani e anche gli appuntamenti elettorali, più o meno sballati, di Renzi. Inaudito.

Poi Renzi oggi ha rincarato la dose dell’attacco. Infatti, dopo aver affermato ieri che avrebbe reso esecutive le sue dimissioni dopo l’elezione dei presidenti dei gruppi e delle Camere e dopo le consultazioni per la formazione del governo, con parole sprezzanti a Radio Capital ha fatto sapere che non andrà al Quirinale ma a sciare. E già il fatto che annunci il viaggio di vacanza in un clima politico infuocato dentro il suo partito, dimostra ancora una volta che Renzi pensa solo a se stesso e al suo protagonismo scadente.

Il segretario del Pd ha anche detto che il Pd resterà all’opposizione. Non discuto questa posizione politica che può essere anche comprensibile. Ma su cosa fare dopo un terremoto elettorale di queste dimensioni non dovrebbe essere almeno la Direzione (che non ha mai contato nulla) a decidere dopo un dibattito che dovrebbe essere vero? In Germania l’Spd ha svolto un referendum tra gli iscritti per decidere la posizone da assumere nella formazione o meno di un governo di larghe intese con Angela Merkel. Nel Pd invece decide solo un segretario “dimissionato”. Siamo punto e daccapo. I membri di questa Direzione se hanno una dignità politica dovrebbero autoconvocarsi e licenziare il segretario che sta volteggiando tra le piste di sci. La mia sarà fantapolitica ma tutto mi sembra fuori dal mondo.

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