PERUGIA - Apprendiamo che in data 3 Ottobre l'Assemblea Legislativa dell'Umbria ha ritrasmesso alla 2' Commissione Consiliare il DDL DELLA GIUNTA SULLA RICOSTRUZIONE POST
SISMA 2016 al fine di approfondire le nuove osservazioni che sono giunte da vari Enti ed Associazioni. Ricordiamo a tutti che all'interno di tale atto è previsto il trasferimento a Umbria Salute e Servizi delle funzioni e le attività in materia di Osservatorio epidemiologico regionale e sistema informativo regionale sanitario di cui agli articoli 94 e 101 della L.R. 11/2015 affinché curi la gestione dei flussi informativi e attui la digitalizzazione del Sistema Sanitario Regionale.
A tutti apparirà chiaro come tale trasferimento di funzioni non abbia nulla a che vedere con la vicenda del terremoto.In sostanza con tale decisione la GIUNTA REGIONALE riorganizza e modifica l'assetto delle aziende dell'ICT Regionale senza alcun confronto con le OO.SS., determinando di fatto un sostanziale indebolimento di Umbria Digitale e ponendo le basi per un suo progressivo ridimensionamento se non la sua sparizione.
Perché mettere in difficoltà una società che è efficace e al servizio dei cittadini? Perché non garantire un futuro alla società partecipata dalla stessa Regione che ha portato solo nel 2017 un risparmio di circa 1 milione di euro alla Regione medesima ed ai cittadini? Cui prodest? Cosa si nasconde dietro a tale operazione? Ci chiediamo, perché tanta fretta? Perché inserire 2 articoli che nulla hanno a che fare in merito al Sisma all’interno di un Disegno di Legge così importante per la nostra regione?
Nonostante i diversi incontri con la seconda commissione, non ci è mai stato chiarito il perché si sia voluto inserire tale argomento nella legge della RICOSTRUZIONE POST SISMA; pertanto invitiamo i componenti della seconda commissione a recepire le nostre osservazioni nella prossima riunione prevista per venerdi 5 Ottobre e di stralciare pertanto gli articoli che prevedono il trasferimento di funzioni tra le 2 aziende che rischiano di compromettere la stabilità occupazionale di oltre 100 dipendenti (tra fissi e somministrati).

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs

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