di Alfonso Gianni

Non che mi aspettassi granché (eufemismo), ma certamente l'intervista di oggi a Repubblica del candidato premier del M5Stelle, supera ogni immaginazione. Per Di Maio l'abusivismo edilizio sarebbe di necessità - specialmente in Sicilia, dove tra poco si vota - mentre i processi migratori invece sarebbero libere scelte egoistiche o viaggi di piacere, per cui ribadisce l'appoggio a Minniti, che sulle Ong avrebbe copiato i 5 Selle, e insiste a dichiararsi contrario alla legge sullo ius soli con la scusa, del tutto inconsistente e falsa, che quest'ultima questione andrebbe affrontata a livello europeo. Infine dice di ispirarsi a Pertini. Che, se lo sentisse, si rivolterebbe nella tomba. Mala tempora currunt.

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