Guido Liguori

La crisi di Sinistra Italiana è ormai aperta. Una spaccatura così profonda non si ricompone. A questo punto, cosa faranno le due metà della mela? I favorevoli all'unità col Pd andranno dritti per la loro strada, supportando a livello simbolico il Pd come unica risorsa del paese contro le destre. Grave errore, perché proprio da questa illusione nasce la nostra debolezza, proprio dal Pd son venute molte delle leggi più di destra di cui partiamo le conseguenze. E le compagne e i compagni che si sono battuti contro la subalternità al blocco Pd-Calenda? In primo luogo bisogna dire che hanno mostrato coraggio e consapevolezza di cosa oggi non si possa e non si debba fare. A tutti i costi. A mio avviso sono una risorsa per tutta la "nostra sinistra". Cosa faranno? Se miracolosamente, grazie allo Statuto, rovesciassero l'esito della lotta interna andrebbero alle urne da soli? Un suicidio. Si asterebbero alle prossime elezioni? Una scelta settaria: o "io" o niente. Voterebbero per Conte? Ma è costui che ha sbattuto la porta in faccia alla sinistra, tornando alla vecchia ideologia del  "né di destra né di sinistra". Se vogliono, il loro posto è nella costruzione di una sinistra plurale, dei lavoratori, dei comunisti e dei socialisti, delle femministe, degli ecologisti, dei disoccupati, degli immigrati, di chi soffre ogni giorno questa società infame. Faccio voti perché siano accolte e accolti con pugni chiusi, garofani rossi e senza settarismo. Chi a sinistra dice no al Pd è oggi dalla parte giusta della barricata.

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