TERNI - L’Associazione Culturale Araba Fenice è solidale e sostiene, tutti coloro che ritengono incomprensibile la scelta di nominare 17 nuove vie della città di Terni con esclusivamente nomi di personaggi di maschili.

“Riteniamo anacronistico e soprattutto moralmente ingiusto – si legge in un nota diramate al riguardo - escludere quelle donne che con il loro coraggio, le loro gesta, le loro conoscenze, la loro cultura, la loro arte, il loro amore, il loro sacrificio, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità.

Sarebbe un segno importante se il Sindaco di Terni, ripensasse a quanto proposto, dedicando invece, tutte e 17  nuove strade cittadine, a solo figure femminili”.

“Se così sarà – prosegue la nota firmata dal presidente Bruno Galigani -, essa sarà certamente una scelta di grande rispetto, soprattutto in questo periodo storico, dove ogni giorni si registrano violenze perpetrate nei confronti delle donne, siano queste: mogli, ragazze, figlie, da parte dei loro ‘compagni’”.

E sono molte le figure femminili a cui ispirarsi, alcune delle quali vengono indicati dalla stessa associazione e sono le pittrici  Berthe Morisot e Frida Khalo, la scienziata Rita Levi Montalcini, la pianista Clara Schumann, le scrittrici Gertrude Stein e Isabel  Allende, l’avventuriera Amelia Earhart, la stilista Coco Chanel, la prima femminista francese Olympe de Gouges, la astrofisica Margherita Hack, la cantante Edith Piaf, la politica Nilde Iotti, l’attrice Giulietta Masina, tanto per citarne alcune.

La questione era stata sollevata nei giorni scorsi dalla consigliera comunale del  Pd Valeria Masiello, con una interrogazione con la quale chiedeva al sindaco e alla giunta “di motivare la scelta della Commissione toponomastica, chiarendo criteri e metodi di valutazione dei nomi attribuiti alle nuove strade; di tener fede all’impegno del consiglio comunale rivedendo e rinnovando la toponomastica cittadina riequilibrando la proposta avanzata, trovando spazi e luoghi da dedicare a donne che con le loro vite rappresentino valori e contenuti significativi; di valorizzare il contributo che le associazioni cittadine impegnate nelle politiche di genere mettono quotidianamente a disposizione della comunità e di aprire con  loro un confronto affinché possano portare il loro apporto in termini di proposte ed iniziative da attuare sia nel campo della toponomastica, sia nel dibattito pubblico”.

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