PERUGIA - “Prendo atto con stupore che, a distanza di più di una settimana, sul bonus destinato agli operatori della sanità umbra, la Giunta regionale non abbia ancora provveduto ad aggiungere un solo euro al fondo stanziato dal Governo a tale scopo, né abbia corretto una palese ingiustizia consumata a danno di medici specializzandi, psicologi, biologi, farmacisti con contratti in convenzione, che sono stati esclusi dal provvedimento economico”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Partito democratico Tommaso Bori.

“Ma non sono i soli – continua Bori -. Si stia perseverando su una scelta che determina una palese disparità di trattamento tra lavoratori a seconda delle Aziende in cui operano. Appare inoltre paradossale, quanto ingiusta, la scelta di escludere dall'indennità anche il personale che si ammala o si trova in isolamento, per cause di servizio legate all’emergenza Covid-19. La Giunta, dopo essersi compiaciuta per il lavoro stabilito di concerto con l'Università degli Studi di Perugia, ha totalmente escluso dal riparto del bonus degli 11milioni di euro del Governo, gli stessi medici specializzandi del nostro Ateneo, che stanno reggendo interi reparti. Una scelta che appare quasi l’ennesima beffa, priva di senso, e di segno contrario rispetto ai provvedimenti assunti in proposito in Toscana, Emilia-Romagna e Lazio”. 

“Ritengo dunque indispensabile – conclude Bori – un ripensamento del provvedimento, a partire della modalità di calcolo dell'indennità, che viene stabilita sulla base della giornata lavorativa e non ad ore effettivamente lavorate, penalizzando i turnisti con un alto carico di lavoro che fanno più ore in meno giorni di lavoro”. 

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