PERUGIA - “Questa mattina ho presentato alla Camera una interrogazione rivolta al Ministro della Salute sulla opaca vicenda dell’acquisto da parte della Regione Umbria - senza procedure di gara e di evidenza pubblica - di migliaia di cosiddetti “pungidito” per screen Test Covid, per importi di spesa pubblica rilevanti, poi, in parte, inutilizzati”.

A rendere nota questa iniziativa il  deputato umbro del Pd Walter Verimi che prosegue: “Sulla vicenda, come è noto, anche la magistratura contabile si è attivata per le attività di propria competenza e per accertare eventuali profili di reato. Gli organi di informazione hanno parlato della vicenda; il gruppo consiliare regionale del PD e le altre forze di minoranza consiliare hanno intrapreso iniziative per chiedere alla Giunta Regionale e ai dirigenti del Settore gli opportuni e necessari chiarimenti su una operazione che presenta come minimo scelte e aspetti che debbono essere spiegati, motivati, giustificati”.

“Nonostante queste iniziative – spiega Verini -, la Giunta Regionale e la maggioranza non hanno fornito alcuna risposta, opponendo di fatto un muro di gomma alle legittime richieste delle forze dell’opposizione. Per tutti questi motivi ho ritenuto necessario investire con l’interrogazione il Ministero della Salute, perché - nel rispetto delle rispettive competenze - possa contribuire a verificare le modalità di produzione, certificazione e acquisizione di queste dotazioni da parte della Regione Umbria e per rafforzare ulteriormente le iniziative di coordinamento per una omogeneità delle prestazioni a tutela della salute, del Servizio Sanitario Nazionale, della trasparenza delle procedure, che debbono valere per tutte le realtà”.

Cosa tantopiù necessaria – aggiungiamo noi – considerato che la stessa governatrice umbra, Donatella Tesei. ha espresso l’intenzione di acquistarne altri 125 mila.

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