PERUGIA - “La presidente Tesei preferisce dedicarsi alla propaganda, parlando di ‘bavaglio alle Regioni’, e allo scaricabarile sul Governo, invece di esercitare la propria autonomia e utilizzare il proprio spazio di manovra. La Presidente continua a criticare l’Esecutivo per le mancate aperture, quando potrebbe autonomamente attivarsi per agevolare la ripresa autorizzando specifiche attività, come dimostrano le iniziative messe in campo da molte regioni italiane, tra cui la Toscana, la Liguria, la Sicilia e la Puglia”. 

In una nota del gruppo Pd in Assemblea Legislativa, “condivisa anche dal  Gruppo Pd del Comune di Perugia”, si “stigmatizza”  quella che viene definita “una palese contraddizione” e si ritiene paradossale  che “mentre la presidente Tesei decide di non ricorrere a specifiche ordinanze regionali per consentire l’anticipazione e la ripresa di alcune attività economiche e ristorative, al Comune di Perugia vengono approvate all’unanimità e grazie all'apporto costruttivo della minoranza, e con il voto favorevole delle stesse forze politiche di destra.

“A tal proposito - spiegano i consiglieri regionali del Pd - non possiamo che rilevare come l’approvazione delle stesse proposte che avevamo avanzato giorni fa per alcuni settori, come ad esempio,  l’anticipazione a questo week-end dei servizi ristorativi di asporto, o sulla tolettatura degli animali, siano state fatte proprie dalle forze di maggioranza della città Capoluogo e rilanciate come necessarie ed urgenti anche nei confronti della Regione stessa”. 

Per i consiglieri del PD “occorre, dunque, a maggior ragione, che la Giunta Regionale si interroghi su questi fatti e promuova un confronto libero da pregiudizi e da condizionamenti propagandistici e faccia la sua parte. Tenendo conto inoltre – aggiungono - dello stesso principio di precauzione e proporzionalità adottato in tante altre Regioni Italiane. Considerati i livelli di diffusione del contagio tra i più bassi del Paese, sembra ragionevole poter pensare a singoli provvedimenti. Ci riferiamo – spiegano - ad atti  che ridiano ossigeno a pezzi di economia e a piccole libertà individuali senza mettere in discussione la sicurezza personale e collettiva. Anche su questi temi che altrove, come dimostrano i fatti - concludono - vengono ascoltati ed accolti,  siamo pronti al confronto e alla collaborazione”. 

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