TERNI - “E’ dall’inizio della crisi per Covid 19 - dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di Senso Civico, M5s, Pd,  Terni Immagina -  che chiediamo, con grande umiltà e in spirito di collaborazione, alla Giunta Latini di mettere in campo misure locali per la ripresa del tessuto commerciale e degli esercizi pubblici di Terni. Bar, ristoranti, negozi, pub hanno bisogno soprattutto di interventi dell’Amministrazione comunale su Tosap, Tari, imposta della pubblicità, per poter tornare a lavorare.

Ebbene negli ultimi giorni ci eravamo illusi che qualcosa si stesse muovendo, perché avevamo sentito l’assessore al Bilancio parlare di misure risolutive. Ora ecco che arriva “il vaccino per le imprese” come è stato definito dalla stessa amministrazione comunale. 
 Lo diciamo a malincuore, vista la delicatezza del momento, ma ad oggi l’unico provvedimento che siamo riusciti a reperire da parte della maggioranza è la delibera 93 del 13/05/2020.  
Un provvedimento assai blando, il famoso vaccino si traduce in uno sconto del 10% sulla TARI.
O meglio una riduzione del 10%  che verrà calcolata a conguaglio una volta approvato il piano economico finanziario dell’Ente, se mai verrà approvato.
In sostanza sulla ripresa del tessuto commerciale e dei locali, un punto di forza della nostra città, l’Amministrazione comunale oggi non ci mette un euro.  I locali dovranno pagare la Tari anche se sono stati chiusi, né avranno diritto a maggiore occupazione di suolo pubblico per collocare i tavolini per lavorare all’aperto.
Come minoranza non vogliamo limitarci alla critica ma è nostra intenzione rilanciare con una proposta che riteniamo percorribile ed importante.
In questo momento non è più procrastinabile l’abbassamento della TARI per quelle tipologie di attività che storicamente hanno sempre pagato di più, le stesse tipologie di attività che oggi hanno subito di più questa crisi. Ciò è possibile rimodulando le tariffe. Ricordiamo che rispetto al pagamento della  TARI banche e ipermercati – che pure non sono stati penalizzati dalla crisi Covid-19 -  spendono cifre irrisorie, mentre bar e ristoranti subiscono da sempre veri e propri salassi. Il doppio rispetto al capoluogo umbro.
In questa fase sarebbe un bel segnale sanare questa ingiustizia.
Così come sarebbe importante passare ad una tariffa puntuale collegata alla vera produzione di rifiuti. 
Auspichiamo che la maggioranza per una volta accolga le nostre proposte. Solo ed esclusivamente per il bene della città. E’ ora che Terni torni nelle mani dei Ternani. 
Siamo stanchi di  leggere le dichiarazioni della commissaria romana della Lega che parla di aiuti del Comune per la ripresa. La commissaria non sa di quello che parla,  non sa nulla di Terni, la sua direzione telefonica del gruppo della lega è umiliante per tutto il consiglio comunale e per tutta la città”. 

 

 

 

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