PERUGIA – Massimo Colaci è intervenuto giovedì pomeriggio nella trasmissione sportiva di Umbria Radio Inblu, radio partner ufficiale della società bianconera. Il libero della Sir Safety Conad Perugia ha parlato del difficile momento che stiamo attraversando e delle prospettive future di Superlega, Champions League e Giochi Olimpici. Ecco i passaggi più significativi.

“Non siamo per niente abituati a fare soste così lunghe, nemmeno in estate perché non appena finisce la stagione con i club si comincia con le nazionali. Per di più per qualcosa di così serio e grave. È un momento difficile, restiamo a casa, speriamo che la situazione possa migliorare per tutti noi, per l’Italia e per il mondo, e speriamo di poter tornare poi in palestra a fare quello che ci piace di più. La pallavolo è la mia vita, ho iniziato a giocare a dieci anni, mi mancano molto allenamenti e partite. Ci siamo fermati proprio prima della parte più bella della stagione, quella più importante con le gare veramente belle da giocare”.
Il libero bianconero riflette sulla parte di stagione passata:
“La stagione era iniziata non benissimo ma poi abbiamo portato a casa il primo trofeo, da lì la squadra è migliorata tantissimo, abbiamo raggiunto ottimi livelli, peccato per la finale di Coppa Italia. Penso che abbiamo giocato una grande finale con un avversario forte, c’è il rammarico per il risultato, perché vincere o perdere non è la stessa cosa, ma è stata una partita di grandissimo livello, credo che la gente si sia divertita”.
Prima dello stop alle partite, i Block Devils stavano compiendo passi in avanti importanti anche in Europa:
“Avevamo ottenuto un grande risultato in Champions in Russia con il Novy Urengoy, eravamo ad un passo dalla semifinale europea, peccato”.
Colaci torna a parlare del recente rinnovo biennale. “Sono stato accolto alla grande da tutti tre anni fa, quando sono arrivato. Qui mi sento a casa, credo che Perugia sia una delle società e delle squadre migliori in circolazione. Ti dà certezze che altre squadre non ti danno, questo è molto importante per un giocatore. Ho la fortuna di giocare con grandi campioni. Sono contento di continuare qui la mia avventura perché ci sono tutti i presupposti per arrivare a grandi vittorie. Cosa non facile visto che il campionato italiano è il top, c’è sempre da sudare”.
Infine un pensiero non può non andare alle Olimpiadi di Tokyo:
“Credo che l’Olimpiade sia il massimo per qualsiasi atleta. Ho vissuto Rio, c’è ancora grande rammarico, ma è stata un’avventura incredibile. Spero davvero che questa di Tokyo possa essere posticipata, perché vedo difficile ritrovarsi in un villaggio in cui ci sono 12mila atleti tutti insieme. Capisco che in pratica sia qualcosa di molto complicato, ma al primo posto ora c’è la salute di tutti. Se si vuole si può, come ha fatto il calcio con gli Europei. E lo dico consapevole che il prossimo anno avrò 36 anni e magari le scelte dell’allenatore potranno essere diverse”.

 

 

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