PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, a maggioranza, con 14 voti favorevoli (Pd, misto-Mdp, Lega, FI, misto-Rp/Ic) e due astensioni (M5S) la proposta di risoluzione della Prima Commissione consiliare dal titolo “Organismo pagatore per i contributi in agricoltura” sui problemi legati ai pagamenti in agricoltura. L’atto chiede alla Giunta di coinvolgere tutti gli attori interessati affinché le domande presentate siano da subito complete e tecnicamente rispondenti ai requisiti; di potenziare il servizio allo sportello con particolare attenzione ai giovani e alle piccole-medie imprese; di potenziare la presenza di Agea (organismo pagatore) in Regione sia a livello di dotazioni informatiche che di personale.

Illustrando in Aula l’atto il relatore Andrea Smacchi, presidente della Prima Commissione, ha ricordato che la proposta di risoluzione prende spunto da due proposte di legge, una di Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega) e quella di Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S), che miravano alla costituzione di un organismo pagatore regionale per superare i ritardi dei pagamenti da parte di Agea. Nel documento, ha ricordato Smacchi, viene rimarcato che la “fragilità del tessuto economico umbro, composto principalmente da piccole e medie imprese, non può più permettersi ritardi o allungamenti dei tempi di pagamento al fine di non compromettere progetti di sviluppo aziendali e dell’intero comparto”.

Nello specifico, viene chiesto alla Giunta di COINVOLGERE TUTTI GLI ATTORI INTERESSATI a partire dalle associazioni di categoria e dai tecnici agronomi affinché le domande presentate siano da subito complete e tecnicamente rispondenti ai requisiti; a POTENZIARE IL SERVIZIO ALLO SPORTELLO con particolare attenzione ai giovani e alle piccole-medie imprese nel comparto agricolo ed in quello agroalimentare; a POTENZIARE LA PRESENZA DI AGEA (Organismo pagatore) in Regione sia a livello di dotazioni informatiche che di personale, efficientando e semplificando anche le procedure amministrative informatiche così da rendere maggiore lo scambio di informazioni e più celeri i pagamenti per gli agricoltori umbri”.

Infine Smacchi ha ricordato i lavori in Prima Commissione che hanno visto anche l’audizione dell’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini e del direttore di Agea, Gabriele Papa Pagliardini, sottolineando come “l’obiettivo di Agea per il 2019 è quello di far si che dalla presentazione delle domande all’erogazione contributi passino non più di 12 mesi. Pagliardini, inoltre, ci aveva detto che tutta una serie di pagamenti sarebbero stati effettuati tra febbraio e marzo. Gli agricoltori hanno confermato che gran parte dei contributi sono stati già accreditati. Si è recuperato il gap di 4500 domande in attesa di pagamento tra il 2015-2016–2017. Circa 3mila saranno in pagamento in questo periodo. E il futuro riguarderà dalla nuove procedure con la possibilità di presentare domande già complete. Ad aprile avremo ulteriori strumenti di valutazione”.

INTERVENTI

Claudio RICCI (Misto-RpIc): “Il mio sarà un voto favorevole. Le risorse europee sono fondamentali per l’agricoltura. I 928milioni di euro previsti nel Psr 2014-2020 rappresentano risorse incisive per il quadro economico umbro. Pagare velocemente è essenziale per assicurare l’efficacia e l’efficienza delle azioni. All’interno delle Commissioni consiliari è stato fatto un ampio approfondimento della problematica. Sono emersi, da parte dei tecnici regionali, 16 aspetti di criticità tecnica rispetto al sistema procedurale di pagamento. Bene quanto previsto nella proposta di risoluzione, ovvero sul mantenimento ed accrescimento del numero di personale di raccordo tra Regione ed Agea, come pure l’auspicio di dotare di maggiori risorse umane professionalizzate la struttura di Agea che svolge il servizio di soggetto pagatore per 14 Regioni”.

Valerio MANCINI (Lega): “Come ha bene spiegato il presidente Smacchi, siamo arrivati a votare questo documento di Risoluzione dopo la presentazione di due proposte di legge di cui una della Lega e l’altra del M5S. Si è trattato di iniziative legislative presentate a seguito di un problema sempre più dilagante che ha portato a manifestazioni varie da parte dei soggetti interessati. Ritardi nei pagamenti erano causati da un molteplicità di situazioni ed ancora oggi incidono sulla resistenza degli imprenditori agricoli. Da qui la nostra proposta di un ente pagatore regionale. La nostra iniziativa legislativa la terremo comunque in stand by, monitorando al contempo i risultati di questo documento. È importante intervenire per aiutare le aziende anche nella filiera del credito chiedendo agli istituti bancari tassi di interesse più bassi”.

Maria Grazia CARBONARI (M5S): “Voto di astensione perché l’impegno che chiediamo alla Giunta è blando. Non mi sembra ci sia la volontà di intervenire in modo incisivo sui ritardi Agea. Non ritireremo la nostra proposta di legge perché vogliamo vedere quali saranno gli esiti di questo impegno. Le criticità sollevate in Commissione da Agea sono di carattere tecnico e non mi sembra che ci siano state proposte di risoluzione. Vogliamo vedere i fatti. Se questa risoluzione porterà effettivamente benefici per gli agricoltori bene, altrimenti torneremo a chiedere che la Regione si doti di un ente pagatore autonomo. Aspettiamo qualche mese e vedremo se dovremo sollecitare ulteriori interventi”.

Fernanda CECCHINI (assessore): “La Regione in passato aveva valutato l’opportunità di un ente pagatore autonomo. Poi si era ritenuto che per le Regioni era un vantaggio finanziario stare con Agea. All’inizio del settennato ci sono stati problemi, ma quando le cose sono partite poi vanno bene. Per le regioni è conveniente continuare a stare all’interno di Agea. Le Regioni con organismo pagatore proprio hanno dei problemi. Il Psr sta andando avanti. Abbiamo pagato concretamente oltre 65mila domande con oltre 90milioni di euro nelle misure a investimento. A fronte di una disponibilità di oltre 200milioni di euro, sono già stati pagati 90milioni. Nessun altra regione ha una potenza tale, anche in termini assoluti. Poi ci vogliono procedure e rispetto dei criteri. L’agricoltura umbra ha ricavato dal Psr vantaggi importanti. L’Europa non è un bancomat, ma va a sostenere le imprese negli investimenti di ricerca, razionalizzazione, aumento dell’occupazione e maggiore qualità dei prodotti. Dopo di che c’è una parte che devono fare gli imprenditori agricoli. Con un altro sistema di tipo nazionale l’Umbria sarebbe svantaggiata. Dal primo gennaio 2019 ad oggi Agea ha pagato 13milioni di euro, 10 per il pagamento delle domande a superficie. Nei prossimi giorni andranno in pagamento altri 7 milioni. Su 12mila domande 9mila sono state pagate. Nel 2018 la Giunta ha approvato un protocollo d’intesa con Agea, in forza del quale personale qualificato dell’Agenzia è presente nel nostro assessorato all’agricoltura. Non va dimenticato che c’è una responsabilità della Regione e una della politica nazionale, che ha preso impegni importanti che vanno rispettati”.

SCHEDA

Viene evidenziato come le risorse a disposizione del PIANO DI SVILUPPO RURALE NEL SETTENNIO 2014-2020, per la Regione Umbria, ammontano a 928MILIONI DI EURO. AL 31 DICEMBRE 2018 SONO RISULTATI IMPEGNATI OLTRE 600MILIONI a copertura delle 16 misure previste (65 per cento), mentre sono state GIÀ PAGATE DOMANDE PER UN AMMONTARE DI 281MILIONI DI EURO (30,5 per cento). La Regione ha raggiunto dunque gli obiettivi intermedi previsti dalla Commissione Europea per la fase di avanzamento della spesa, superandoli del 70 per cento. Le criticità che hanno comportato un rallentamento delle procedure e quindi del pagamento da parte di Agea sono dovute in gran parte a problemi di gestione del software informatico, ma anche da procedure che impongono continui aggiornamenti o richieste di supplementi di istruttoria da parte degli Uffici della Regione e di Agea. Con riferimento alle annualità 2015-2017 sono ancora 4800 le domande non pagate delle quali circa 3000 verranno messe a pagamento entro il 31 marzo 2019. Sono circa 1000 (6 per cento) le domande ancora non pagate nel biennio 2015-2016 su un totale di 17000. Sono invece 3600 quelle ancora da pagare nel 2017 su un totale di 10000 domande presentate. 

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