PERUGIA - “Gli imprenditori umbri, e non solo quelli della Valtiberina naturalmente più coinvolti, sono molto preoccupati per la situazione di incertezza che si è creata a seguito della chiusura della E45. Ora è strategico il fattore tempo: bisogna risolvere questa situazione nel minor tempo possibile”.

Confcommercio Umbria interviene sul tema di strettissima attualità, che sta già creando grossi disagi a quanti percorrono abitualmente, anche per lavoro, la superstrada ora divisa in due.

“Non discutiamo la necessità di mettere in sicurezza il viadotto ora sotto sequestro. La sicurezza è prerequisito fondamentale, come ci insegnano le tragiche recenti esperienze Ciò che preoccupa gli imprenditori, ma anche i cittadini umbri – aggiunge Confcommercio – sono semmai le modalità e i tempi di riapertura, in assenza di alternative che rendano i disagi umanamente ed economicamente sopportabili”.

“La vicenda della E45 – aggiunge Federalberghi Umbria – riporta pesantemente l’attenzione sull’isolamento storico dell’Umbria e sulla condizione delle sue infrastrutture, che rallentano lo sviluppo anche da un punto di vista turistico”.

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