ROMA – Conad pensa a consentire l’accesso al luogo di lavoro solo ai dipendenti con il green pass e a mandare in aspettativa non retribuita i non vaccinati. Lo ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo, Francesco Pugliese, nel corso della trasmissione ‘Quarta Repubblica’. Conad ha circa 65mila dipendenti, un fatturato di quasi 17 miliardi e una quota del 17% del totale del mercato della grande distribuzione. E le dichiarazioni dell’ad non sono passate inosservate.

L’AD PUGLIESE: “NON VACCINATI IN ASPETTATIVA NON RETRIBUITA, COSÌ LI SOSTITUIAMO”

“Sono molto d’accordo con le norme sul green pass – ha detto Pugliese – La mia libertà finisce dove inizia quella altrui. Non capisco per quale motivo io, che sono vaccinato e ho anche fatto il tampone per poter venire in questa trasmissione, devo avere queste attenzioni. E poi devo correre il rischio di andare in un ristorante o in un supermercato e trovare un dipendente non vaccinato“.

Per il numero uno di Conad, quindi, la soluzione è solo una: “Ognuno deve essere libero di fare ciò che crede, ma credo che la via più giusta sia che chi non si vuole vaccinare vada in aspettativa non retribuita. Così si può provvedere a sostituirlo. Altrimenti non ne usciamo”.

I SOCIAL TRA INVITO AL BOICOTTAGGIO E COMPLIMENTI

Come era già successo qualche settimana fa a Sterilgarda, anche Conad è diventata trending topic su Twitter. “Farò benissimo ad evitare Conad”, scrive un utente. “Ci vorrebbe uno sciopero generale dei dipendenti“, rilancia un altro. “Non ci metterò più piede, anche se ce l’ho sotto casa”, aggiunge un terzo. Ma oltre a chi invita al boicottaggio della catena, c’è chi invece loda l’ad Pugliese: “Ottimo, ci andrò più spesso”, scrivono diverse persone. E qualcuno fa notare: “I dipendenti saranno obbligati a vaccinarsi, di conseguenza i no vax boicotteranno Conad. Cioè mi ritrovo un supermercato praticamente covid free? Ma io adesso compro solo lì“.

E poi c’è chi, al di là delle polemiche tra no green pass e sì green pass, fa notare: “Ottima pubblicità gratuita per l’azienda. Tanto i boicottaggi via social non hanno mai funzionato”. Ma intanto lo scontro a colpi di tweet non accenna a placarsi.

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