Il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” riprende la propria attività volta a sensibilizzare le forze politiche umbre sul tema del “Nodo di Perugia”. 

Il primo incontro della serie ha per protagonista l’On. Virginio Caparvi della Lega. L’incontro, che si è tenuto il 5 dicembre 2022 presso la sede della Pro Ponte, ha visto il saluto al gradito ospite da parte del Presidente, Antonello Palmerini, che si dichiara soddisfatto di poter ospitare nella propria sede chi si impegna per il bene della comunità di Ponte San Giovanni. La riunione è stata introdotta dal consigliere Fausto Cocciari ricordando che, negli ultimi mesi la morsa del traffico automobilistico e pesante sul tratto di E45 tra Collestrada, Ponte San Giovanni e Balanzano non si è attenuata.

Ricorda anche che la passata legislatura si era chiusa con l’impegno favorevole  pressoché unanime al progetto del Nodo – nel tratto complessivo  tra Collestrada, Madonna del Piano e Ospedale Regionale - sia del Consiglio Comunale di Perugia che della Regione Umbria che per bocca della Presidente Tesei e dell’Assessore Melasecche più volte avevano espresso il proprio appoggio alla richiesta urgente, che saliva da tutta la società umbra, affinché si ponesse finalmente termine allo scandalo di pochi chilometri di viabilità continuamente saturata da un traffico molto superiore alle sue capacità di ricezione, fonte di un grave inquinamento da gas di scarico per la popolazione contermine e di continui e anche gravi incidenti.

Per questo, conclude Cocciari, il Comitato auspica un rinnovato e fattivo impegno dei parlamentari umbri a far sì che, nella programmazione delle opere pubbliche, il governo nazionale tenga nel debito conto una delle situazioni più critiche che si registrano lungo l’intera rete viaria del territorio italiano. Seguono vari interventi dei membri presenti del Comitato esecutivo, nei quali, con diverse argomentazioni, si esprime l’unanime preoccupazione che l’opera, per la quale è già stato consegnato all’ANAS il progetto della prima tratta Collestrada – Madonna del Piano, venga inserita tra quelle prioritarie da finanziare per l’anno 2023. L’auspicio ulteriore è quello che nell’ambito governativo sia presa in urgente considerazione la necessità di provvedere quanto prima alla progettazione ed esecuzione della seconda tratta, tra Madonna del Piano e l’Ospedale Regionale, che non solo renderebbe facilmente raggiungibile una struttura sanitaria di primaria importanza per tutta la regione, ma ridurrebbe considerevolmente la pressione sul raccordo autostradale e sul capoluogo regionale.

 

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