MARSCIANO - “La Cna è qua per ribadire il proprio sostegno alla protesta messa in atto dall’Amministrazione di Marsciano, dalla comunità e dalle forze attive del territorio per vedere riconosciuto un diritto fondamentale”. Esordisce così Giuseppe Barcaroli, presidente comunale della Cna che, con una delegazione dell’associazione, ha incontrato il sindaco Alfio Todini sotto la tenda nella quale l’Amministrazione comunale di Marsciano si è trasferita per protestare contro il mancato arrivo dei fondi necessari alla ricostruzione post sisma del 2009. Della delegazione facevano parte anche Leonardo Brozzetti, presidente del consorzio artigiano Umbria Ricostruzioni, Francesco Vestrelli, responsabile provinciale Cna per la Media Valle del Tevere, e Daniele Sarnari, responsabile provinciale Cna Costruzioni.

“Come sistema di imprese territoriali appartenenti al settore delle costruzioni – ha affermato Francesco Vestrelli – ci siamo attivati fin da subito dando vita a un consorzio in grado di soddisfare tutte le esigenze legate alla ricostruzione. Lo stanziamento di risorse certe rappresenterebbe una boccata di ossigeno duplice, perché permetterebbe alle famiglie di intravedere il rientro nelle proprie case e alle imprese di poter lavorare, cosa che in tempi di crisi come questi non costituisce certo un aspetto secondario. Anzi, a nostro avviso il Governo lo dovrebbe considerare come uno stimolo ulteriore per attivarsi nell’individuazione dei fondi necessari”. La Cna ha stigmatizzato anche l’evidente disparità di trattamento tra i vari territori colpiti dal sisma nel corso degli anni. “Si ha l’impressione che la popolazione di Marsciano sia considerata, in qualche modo, meno meritevole di attenzione e sostegno – ha dichiarato Barcaroli -. È una cosa che non possiamo accettare, per questo faremo arrivare le nostre sollecitazioni al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta”.

Il sindaco Todini, dal canto suo, ha ricordato tutte le iniziative istituzionali messe in atto per sollecitare il Governo nazionale in tal senso, sollecitando la Cna a “portare il proprio contributo tecnico alla soluzione di alcuni intoppi burocratici che riguardano sia la ricostruzione leggera, che la fase di progettazione dei piani di intervento integrato di Spina e Sant’Apollinare. Purtroppo continuiamo a registrare la mancanza, a Roma, di un interlocutore capace di assumere le decisioni necessarie per sbloccare la situazione”.
L’incontro si è concluso ribadendo l’urgenza di un incontro nel quale il ministero dell’Economia dica quanti soldi può mettere sul piatto, in che modi e in che tempi.
 

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