CITTA’ DI CASTELLO . Alla vigilia dell’assemblea pubblica con la popolazione della zona sud, convocata domani, mercoledì 22 agosto alle 21.00 nella sede della Pro-loco, il consiglio comunale di Città di Castello, su richiesta delle opposizioni, è tornato a discutere, lunedì scorso della vicenda ColorGlass, azienda di Trestina interessata il 16 maggio 2018 da un’ordinanza di sospensione dell’attività, poi revocata il 26 luglio, a causa del riscontro di alcuni elementi non in linea con i parametri di norma e con le autorizzazioni di cui era in possesso.

Color Glass, con sede legale in provincia di Trento e sede produttiva in via Maggio a Trestina, fa recupero di rifiuti costituiti da fanghi di origine industriale, provenienti da un'azienda chimica, la Basell di Ferrara, produttrice di catalizzatori per la sintesi. Le operazioni di recupero del rifiuto consistono essenzialmente, nell'essiccazione del fango su un forno rotativo, con conseguente estrazione di biossido di titanio. Le ordinanze di Comune e Regione hanno interessato la produzione di questo forno, intorno a cui ruota una parte rilevante del processo industriale. 

Il presidente del Consiglio Vincenzo Tofanelli ha letto il documento di tutte le minoranze nel quale partendo da considerazioni politiche - “Per quest’Amministrazione Comunale, nonostante le promesse, ogni decisione che ha delle ricadute sulla sicurezza, la salute e soprattutto la serenità dei cittadini viene presa a porte chiuse e puntualmente escludendo ogni partecipazione da parte dei cittadini stessi”  - , viene fatto il punto sulla vicenda ColorGlass, al centro della mobilitazione del Comitato Salute Ambiente di Trestina e Calzolaro (d’ora in avanti Comitato, ndr):

“Ad oggi, ci troviamo in quella che si prospettava come la peggiore delle ipotesi, ossia, dei cittadini che si vedono imporre un’ordinanza Sindacale senza che le cause della stessa fossero state condivise; l’obiettivo che ci poniamo è una partecipazione e una conoscenza dei fatti che dobbiamo garantire alla cittadinanza”.

Infine il dispositivo con la richiesta di un consiglio comunale, entro 20 giorni, preferibilmente in trasferta a Trestina, con la partecipazione di Regione Umbria, Arpa, Asl, Color Glass e Comitato. Alcuni di questi soggetti erano presenti in aula al momento della discussione: Fernanda Cecchini, assessore regionale all’Ambiente, Andrea Monsignori, dirigente dell’Ufficio per le autorizzazioni ambientali, Loreta Pazzaglia  responsabile del Servizio Igiene e Sanità pubblica della ASL, Federico Calderini, dirigente del Settore Ambiente del Comune, Massimo Mariangeli, presidente del Comitato, l’avvocato Valeria Passeri, alcuni cittadini; in platea Sara Passeri, dirigente Area Nord Arpa Umbria.

 

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