CITTA' DI CASTELLO - “Un piano di abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici” è quanto ha chiesto Castello Cambia in una interpellanza al consiglio comunale di lunedì 1 ottobre 2018. Nel presentare il documento il consigliere Emanuela Arcaleni ha proposto alcuni casi, segnalati nella campagna del gruppo Abbatti le barriere: “Marciapiedi sconnessi con buche e avvallamenti, gradini, totale assenza di percorsi protetti in ambito cittadino, servizi pubblici inaccessibili a causa di porte non consone, gradini e scale: per un cittadino obbligato a spostarsi in carrozzina, farlo in maniera autonoma è pressoché impossibile, e a volte lo è pure se accompagnato, tali e tanti sono gli ostacoli che incontra nel suo percorso. Prendere i mezzi pubblici, i pochi rimasti, è altrettanto complesso: pensiline non attrezzate, mancanza di segnaletica, accesso limitato”. 

Leggendo la definizione di barriere della legge di settore, la 503 del 1996, Arcaleni ha aggiunto che “tutte le opere realizzate negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico, in difformità, sono dichiarate inagibili. La Regione ha emesso un Bando per l’abbattimento barriere negli edifici privati, pari a 11 (undici) milioni di euro in quattro anni (2017-2020): quanti tifernati hanno ricevuto informazione di questa possibilità e hanno presentato domanda? Per quanto riguarda gli spazi pubblici, il Comune ha a disposizione il PUMS, il Piano Urbano di mobilità sostenibile, finanziato da fondi comunitari: inseriamo come prerequisito l’abbattimento delle barriere. La politica deve farne una priorità: sarebbe davvero un esempio di civiltà e democrazia”.

Nella risposta l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha dichiarato “la tematica è sempre stata una priorità. Tutte le nuove opere negli ultimi dieci anni hanno tenuto in considerazione l’accessibilità dei disabili, nell’edilizia scolastica, impiantistica sportiva, il nuovo centro del Canoa Club. Nel monumentale è più difficile ma ad esempio c’è un progetto per il Quadrilatero. Il lavoro è intenso perché molte delle opere degli anni Cinquina e Sessanta non avevano questa priorità. Quando si tratta di recupero, l’accessibilità è un prerequisito. Molto spesso attraverso la manutenzione ordinaria cerchiamo con le nostre squadre operative di rimuovere situazione specifiche anche su segnalazione dei cittadini”.

L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha parlato di un “problema serio soprattutto sul fronte privato. Il bando è sempre aperto e il 27 settembre la Regione ha riservato 200mila euro a Città di Castello, con cui riusciremo a coprire le domande fino al 2012. Eravamo fermi al 2008. Nel 2019 avremo un ulteriore stanziamento per arrivare a tutte le richieste fino al 2017”. 

Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha dichiarato: “Quattro anni fa abbiamo presentato il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche pubbliche e per l’azzeramento delle lista d’attesa private. Questo lavoro è stato fatto e l’attenzione va mantenuta alta. Non è ancora sufficiente la sensibilità su questo tema ad esempio negli esercizi pubblici o nelle piste ciclopedonali. Al posto delle scale mobili poteva essere fatto un ascensore. La prima domenica di Ottobre è dedicata a questo tema: c’è poco tempo ma organizziamo per il prossimo anno un iniziativa”.

Il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti ha detto di essere stato presidente di un associazione per disabili, Noi d’Userna, che è stata antesignana di questa sensibilità. Ringrazio Castello Cambia per aver portato questa problematica all’attenzione, perché sono obbligatorie sul nuovo e sull’adattato. Sono contento dei finanziamenti annunciati dall’assessore; indichiamo meglio la rampa per disabili e livelliamo la pendenza di quanto esiste. Sollecitiamo sgravi fiscali o agevolazioni”. 

Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, ha detto che “il tema è trasversale ed è segno di grande civiltà. Di fatti concreti ne abbiamo portati avanti nella consiliatura scorsa. Vorremmo essere di sostegno a tutte le buone idee. Anche la Lega presentò una mozione sulle barriere architettoniche e mi colpirono le 91 famiglie che avevano fatta domanda per opere in edifici privati. Grazie a Castello Cambia e al lavoro dell’assessore Bassini. Abbiamo due doveri: spazi pubblici senza barriere e cogliere tutte le opportunità regionali e nazionali. Siamo disponibili a qualsiasi atto”. 

Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto che “la città anche se storica deve misurarsi con le barriere. O c’è un impegno reale o le difficoltà rimarranno. Le critiche alle scale mobili non erano pregiudiziali ed ora trovano accoglienza, dal 2016 poniamo il problema dei rimborsi. Il Pums è un’occasione vera. I due mezzi pubblici nuovi hanno le rampe per disabili, adeguiamo tutto il parco-macchine del trasporto locale. Un elemento di riflessione è l’aula del consiglio comunale che non ha l’accesso”. 

Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha detto che “quando si parla di disabilità c’è molto interesse. Nel 2016 abbiamo fatto una mozione e qualcosa è stato fatto. Non il marciapiede tra i parcheggi di Piazzale Ferri. La rampa del Cassero non può essere parcheggio ma un punto di sosta”. 

Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle ha lamentato “una mancanza di programmazione sulle possibili risorse economiche per un insieme di interventi coerente. Siamo lontani dall’obiettivo di una fruizione per disabili. Non potrebbero entrare neanche in consiglio. Rinnovo l’invito all’assessore per aggiornarci anche sull’assistenza domiciliare indiretta”. 

Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha parlato dei percorsi pedonali “con altezze tra marciapiede e asfalto di diversi centimetri. Andare a spasso per la città con un disabile è un’esperienza incredibile. Facciamo una ricognizione. Invito il mio assessore e gli altri il 7 ottobre, giorno per l’abbattimento architettoniche a vedere che cosa si può fare in carrozzella da soli o con l’accompagnatore”.

Nella replica Arcaleni ha ringraziato per il bel dibattito: “E’ una questione di uguaglianza. Così la città diventa un presidio di civiltà. Se abbiamo ricevuto 200mila euro per l’edilizia privata, mi auguro che il prossimo finanziamento sia maggiore. C’è bisogno di una programmazione e di maggiore controllo sull’occupazione abusiva dei parcheggi per disabili”.

Secondi ha invece precisato che “tutti gli investimenti prevedono l’accessibilità anche nelle frazioni o in opere come la pubblica illuminazione. Scontiamo le poche risorse a disposizione”.

Infine la Bassini ha detto “di aver fatto un giro con l’associazione Cuor di Leone: la situazione è complicata. In parte dipende anche dai cittadini, poco attenti. Noi seguiremo con molta attenzione sia la questione dei finanziamenti che gli interventi possibili”. 

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