ROMA - L'Umbria ha calato i suoi assi della cultura e dello spettacolo. I cinque storici festival, che accenderanno l'estate, sono stati presentatia al Maxxi di Roma. "Cinque perle, le nostre eccellenze al pari dei beni culturali e paesaggistici" ha affermato l'assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini.

Si punta anche a rilanciare l'Umbria colpita dal terremoto grazie ai festival promossi dalla Regione: Due Mondi di Spoleto (30 giugno - 16 luglio), Umbria Jazz (Perugia, 7 luglio - 16 luglio), Festival delle Nazioni di Città di Castello (29 agosto - 9 settembre), Sagra Musicale Umbra (7-17 settembre), Todi Festival (26 agosto - 3 settembre).

"Dopo gli eventi sismici ripartiamo anche da qui per riportare turisti in Umbria - ha detto il vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli -, dai nostri festival che sono la nostra forza e l'espressione più alta della nostra terra".  L’assessore Cecchini ha poi sottolineato che questi appuntamenti "rappresentano il meglio di noi, la nostra storia e tradizione".   

All’appuntamento romano era presente anche Renzo Arbore, nella sua veste di presidente della Fondazione Umbria Jazz, che ha rlasciato all’Ansa una dichiarazione in merito all’anteprima del Festival a Norcia il primo luglio.

"Sarà un concerto professionalmente ineccepibile, spero, ma anche sentimentalmente ineccepibile", ha detto riguardo alla speciale serata, quando con la sua orchestra si esibirà per aiutare la ripresa turistica in quei territori dopo gli eventi sismici. Arbore ha anche affermato di conoscere bene Norcia, "bellissima ed emozionante", e per questo quindi il concerto avrà per lui un "doppio valore", dal punto di vista professionale e da quello delle emozioni che "si proveranno sopra e sotto il palco".

Ferrara, con Carla Fendi scompare una mecenate, "una grande donna, una grande italiana"

"E' morta una grande donna, una grande italiana e una grande mecenate": Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha ricordato così Carla Fendi al Maxxi. 
Ferrara, prima di osservare con gli altri presenti un minuto di raccoglimento, ha quindi sottolineato che la stilista "non era una semplice mecenate come altri". "Perché in lei - ha aggiunto - c'era un'attenzione particolare alle cose che faceva e il suo finanziare e promuovere non era semplicemente staccare un assegno".

Anche l'assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini ha ricordato Carla Fendi. "Non è stata solo una grande italiana - ha aggiunto - ma anche una grande amica dell'Umbria".

"Ho perso una cara amica che ha incoraggiato anche tante mie iniziative", sono state invece le parole del presidente della Fondazione Umbria jazz Renzo Arbore. "E' una perdita gravissima - ha sottolineato - anche per la cultura italiana". 

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