Cgil Terni: fase critica, serve responsabilità. No a strumentalizzazioni
La CGIL di Terni ritiene che questo momento straordinario e difficile debba essere affrontato con il massimo della responsabilità e con la piena consapevolezza che stiamo attraversando un'emergenza sanitaria di cui nessuno ha memoria. In questo momento ci sono scelte complicate da compiere che devono rispondere ad un'unica priorità: quella della tutela al diritto fondamentale della salute per tutti i cittadini.
Ribadiamo, come più volte detto, che i sacrifici necessari di questa fase non devono ricadere sulle già difficili condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e sugli anziani, e per queste ragioni abbiamo già chiesto impegni precisi al Governo.
L’emergenza sanitaria sta da mesi generando anche una emergenza economica e sociale che va affrontata, oltre che con responsabilità, con strumenti straordinari, immediatamente fruibili, che Governo e Istituzioni hanno l’obbligo di prevedere in questo particolare periodo storico.
Oggi essendo in gioco la vita delle persone dobbiamo tutti impegnarci per evitare il dilagare del virus impedendo che l’emergenza si diffonda e si arrivi a saturazione della ricettività ospedaliera, rischio che già si sta correndo, non potendo garantire a tutti il diritto di cura.
Per queste ragioni continuiamo a denunciare e criticare la Regione Umbria che, in questi mesi, non ha affrontato l'emergenza sanitaria come avrebbe dovuto e oggi tutti rischiamo di pagarne le conseguenze.
La CGIL di Terni non condivide le politiche regionali che si stanno mettendo in atto tutte tese ad indebolire la sanità pubblica, ridurre presidi territoriali e tagliare servizi, a discapito dei cittadini e del principio universale di tutela alla salute.
É necessario supportare, con atteggiamenti quotidiani responsabili, le lavoratrici e dei lavoratori che operano in sanità insieme a tutti gli altri dei “servizi essenziali” che stanno facendo uno sforzo straordinario garantendo universalità dei diritti, beni e servizi. Crediamo che il lavoro vada difeso tutto, compreso quello autonomo. Poco utili sono distingui e separazioni. Mai come oggi occorre unità e solidarietà perché soltanto insieme e non da soli, potremo salvaguardare gli interessi generali della comunità.
Come CGIL proseguiremo, nel rispetto delle direttive contenute nel DCPM, ad esercitare il nostro ruolo contrattuale di tutela collettiva ed individuale di tutte le lavoratrici e lavoratori ritenendo, in questa fase, immaturo alimentare il malcontento delle persone per semplici speculazioni politiche.
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