CASTIGLIONE DEL LAGO – Per celebrare la "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne" il Comune di Castiglione del Lago, Assessorato e Commissione Pari Opportunità, in collaborazione con le associazioni di volontariato che operano nel sociale, ha organizzato una serie di iniziative.

La prima si è svolta lunedì 25 novembre con un affollatissimo Consiglio Comunale Aperto voluto dall’assessore Elisa Bruni insieme alla presidente di commissione Rosella Paradisi e con l’unanime accordo dei gruppi consiliari di maggioranza e opposizione.

All’introduzione del presidente del Consiglio comunale Alessio Meloni hano fatto seguito Virna Marat ed Emanuela Bisogno, assistenti sociali dell’Ufficio di Cittadinanza del Comune, che hanno raccontato storie vere, toccanti e drammatiche di violenze su donne del territorio castiglionese. In seguito, dopo gli interventi del sindaco Matteo Burico, del vicesindaco Andrea Sacco, dell’assessore Elisa Bruni e di Paolo Brancaleoni, consigliere delegato all’associazionismo e al volontariato, è stato presentato il progetto “Un posto occupato”.

Il progetto è realizzato dalle associazioni locali “Il Bucaneve ODV” e “Punto Rosa 2.0 Donne, tumore al seno e dintorni”, “Soggetto Donna APS” che hanno proposto un'iniziativa di carattere sociale, già realizzata a livello nazionale: si tratta di mettere una sedia o riservare un posto adeguatamente corredato di poster esplicativo ed elementi rossi, nelle scuole, sale di attesa di ospedali, ambulatori medici e sale cinematografiche.

«Un posto occupato – hanno spiegatoo i promotori del progetto – è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante o uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga».

L’iniziativa è partita nel 2013 da Rometta in provincia di Messina ed è presto diventata una campagna virale. La finalità è sensibilizzare donne, uomini, ragazze e ragazzi su un’emergenza di carattere sociale e stimolare negli ambienti istituzionali ed educativi una discussione che consenta un cambio culturale negli atteggiamenti relazionali e verbali nei confronti delle donne. Per ogni donna uccisa viene occupato un posto in un luogo pubblico o privato. Una sedia in un teatro, una panchina in un parco, un posto in un consiglio comunale. «Non importa dove, ma che quel posto rimanga occupato per metterci a confronto con l’assenza di quella donna. In questo modo si tiene alta l’attenzione e si impedisce che il problema si sottovaluti, che non rimanga ovattato solo all’interno delle mura delle case e nei contesti dove le vittime o i sopravvissuti di quelle mamme, figlie, sorelle, amiche, vicine di casa lo vivono quotidianamente».

Nel territorio di Castiglione del Lago sono già molti i luoghi in cui è possibile osservare una sedia vuota tinta di rosso. Un posto che rimarrà riservato per sempre per chi avrebbe voluto, potuto e dovuto essere lì. Inoltre quel posto è un segno, un monito silenzioso, voce per chi non ha più voce, che suggerisce di non sottovalutare mai i sintomi della violenza perché è quello il rischio che si corre.

Il 28 novembre Cinzia Tani è stata ospite di Libri Parlanti per parlare di donne, di scrittura, di rinascita alle ore 18 presso lo “spazio box hub” della libreria: la giornalista e scrittrice ha condotto una conversazione sul tema “Donne di vetro, donne d’acciaio, donne di spada”, presentando il suo ultimo romanzo “Donne di spade”.

La stessa Tani ha incontrato tamani gli studenti del Polo Scolastico “Rosselli Rasetti”, presso l’istituto alle ore 11. Nel pomeriggio poi un incontro di volley al Palazzetto dello Sport di Castiglione dal titolo “No alla violenza sulle donne” in collaborazione con la squadra amatoriale “Manzo Team”.

Infine, sempre oggi, ma a Villastrada, una cena organizzata dall’associazione “Ideando” con inizio alle 20:30 il cui ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza “Maria Teresa Bricca” di Città della Pieve, autorizzato dalla Regione Umbria per il territorio del Trasimeno, le cui attività erano state presentate lunedì al Consiglio Comunale Aperto.

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