Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana,  indagato per frode sulla fornitura dei camici da parte del cognato. Salvini e Fi fanno quadrato intorno al governatore, e Partito Democratico e Movimento 5 Stelle chiedono le dimissioni. Venerdì 24 luglio – in tarda serata – è giunta la conferma che la Procura di Milano ha iscritto il governatore della Lombardia nel registro degli indagati in riferimento all’inchiesta sulla fornitura di camici della Dama Spa ad Aria (società responsabile per gli acquisti della Regione). Fontana ha dichiarato, mediante un post su Facebook, di aver appreso delle notizia dai giornali e si è detto certo del corretto operato della Regione.

Stando a quanto fino a questo momento ricostruito dagli inquirenti, il governatore lombardo il 19 maggio scorso avrebbe tentato di effettuare un bonifico di 250 mila euro a suo cognato tramite un conto in Svizzera sul quale nel 2015 aveva scudato 5 milioni di euro. Le verifiche della procura di Milano sui conti svizzeri di Fontana sarebbero un atto dovuto stando anche quanto riportato dall’agenzia Ansa.

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