PERUGIA - Sabato 1 febbraio alle 17,00 il Bartoccio –impersonato da Graziano Vinti - torna in città. Come da tadizione, sfilerà da Piazza Italia su Corso Vannucci, con tutto il suo corteo, con la Banda e le majorettes ”le Bartoccine” della Filarmonica “G. Verdi” di Spina diretta dal m° Andrea Cavallucci, il Gruppo Folk Agilla e Trasimeno, i figuranti di Civitella d’Arna, il Gruppo di Danze popolari internazionali, la scuola di Balli di gruppo Polvere di Stelle. Sul carro, insieme al Bartoccio, ci sarà anche sua moglie Rosa, "bella e fiorosa", allegra e sorridente, a distribuire le bartocciate al pubblico presente.

Alle 18,00, quando tutto il corteo gungerà davanti a Palazzo dei Priori, il Sindaco Andrea Romizi consegnerà le chiavi della città al Bartoccio, da quel momento re del Carnevale perugino.

In caso di pioggia o neve, l’appuntamento sarà rinviato a sabato 8 febbraio.

Per secoli, fino al primo decennio del ‘900, il Carnevale perugino si apriva con l'arrivo in città del carro agricolo, ovviamente tirato da buoi, sul quale il Bartoccio cantava, recitava bartocciate, e ogni tanto mostrava ammiccando il suo nodoso bastone, col quale (metaforicamente) picchiava sui vizi sociali e sulla prepotenza dei "signori" del momento. Salire sul carro del Bartoccio vuol dire, dunque, partecipare alla tipica atmosfera carnevalesca perugina, fatta di divertimento e di satira, di fantasia e di descrizione della realtà, di allegria e di sarcasmo, senza abbandonare mai del tutto quella diffidenza tipica verso il potere e i suoi trucchi.

Come da tradizione, il corteo del Bartoccio non ammette mezzi a motore, ma si basa soprattutto sulla musica e sul ballo, con molto spazio a quello popolare tradizionale del territorio perugino ma anche ai balli moderni e etnici, in modo da coinvolgere tutti nella divertente atmosfera del Carnevale.

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