ROMA - "E' necessario un mutamento nella percezione pubblica, perché i disabili cessino di essere invisibili e siano riconosciuti come persone speciali in cui si può scorgere nitidamente il volto di Dio": è l'appello del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei.

In un articolo su "Dialoghi" del Settimanale in edicola con L'Osservatore Romano, il porporato osserva che "c'è un'Italia invisibile agli occhi dei grandi media che rappresenta, invece, una parte viva e importantissima del Paese, l'Italia della disabilità mentale e fisica".

"Un mondo ricco di umanità - dice il presidente della Cei - con storie personali dolorose e bellissime. Come quella di Bebe Vio, il cui sorriso vale più di ogni vittoria; o di Najib Alhaj Ali, rimasto semiparalizzato da un bombardamento in Siria ma che vuole diventare un atleta paralimpico; o ancora di Francesco, ragazzo autistico che fa il bibliotecario a Gioia del Colle.

Accanto a questi volti si cela, però, un mondo di invisibili di cui non si sente parlare".

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