PERUGIA - Chiamato ancora una volta in causa, nei social e nel web, dal Rugby Perugia Junior, il Rugby Perugia si dice costretto, a sua tutela, a specificare quanto di seguito.

“La Società Rugby Perugia si è accollata, a proprie spese, la gestione dei campi rugby, baseball e relative strutture site in Pian di Massiano per tutto il periodo estivo concedendo cortesemente due proroghe al Comune, consapevole del fatto che nessun altro soggetto sia in grado, almeno fino ad oggi, di gestire una tale onerosa situazione o abbia interesse a farlo.

Nel leggere il comunicato di Rugby Perugia Junior, contenente una strumentale e fantasiosa ricostruzione di una realtà totalmente diversa, ricostruzione finalizzata all’ottenimento di un po’ di attenzione da parte dei media e delle istituzioni, profondamente irritati, ci vediamo costretti a replicare descrivendo i fatti così come si sono effettivamente svolti.

Rugby Perugia Junior ha, di fatto, libero accesso alle strutture da noi gestite sin dal 5 settembre u.s., nonostante la richiesta di utilizzo ci sia pervenuta, via e-mail, soltanto il giorno sabato 2 settembre alle ore 11.38 del mattino con un planning in cui i richiedenti avevano già stabilito unilateralmente tempi ed orari.

Abbiamo dato tempestivo riscontro, mettendo a disposizione il campo di allenamento nei giorni lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 17.00 ed abbiamo altresì provveduto ai lavori di ripristino che sono terminati nella giornata di oggi 8 settembre.

Il campo di allenamento in terra, messo a disposizione di Rugby Perugia Junior, è il medesimo in cui si allenano le nostre squadre, inclusa quella di serie A, specie nel periodo autunno /inverno. In tutte le realtà sportive, del resto, tanto più quelle che, come noi, hanno una squadra in serie A e squadre giovanili (under 18 e under 16) che militano nei massimi campionati nazionali, il campo principale in erba è riservato alle partite di campionato e quello secondario agli allenamenti.

Qui da noi, a Perugia, non è diverso dal resto del mondo e non capiamo cosa abbia da lamentarsi questo nostro utilizzatore, avendogli messo a disposizione gli spazi da noi stessi utilizzati, in così poco tempo ed essendoci subito prodigati per gli adeguamenti necessari.

Sono anni che tolleriamo determinati atteggiamenti, portati al limite della provocazione e del ricatto, con la solita minaccia di “fare casino sotto il Comune”, con i bambini e le loro inconsapevoli famiglie, a cui viene raccontata una verità di parte, usati come strumento di persuasione nei confronti delle istituzioni sportive (CONI / FIR) e di governo locali.

I bambini fanno sempre effetto; i genitori votano e vanno ascoltati; chi protesta in questo caso, lo sa bene!! Gli spazi non li chiede, li pretende! Nega pagamenti respingendo le fatture, malgrado vengano applicate le tariffe minime comunali (€12,00/h). C’è in atto, da parte di Rugby Perugia Junior e del suo Presidente in particolare, un tentativo di alzare il livello di attenzione, con dei comunicati sui social e sul web, volti a ledere l’onorabilità del nostro club e di chi lo conduce nella consapevolezza che questo possa crearci dell’imbarazzo nell’opinione pubblica. Metodo purtroppo noto da tempo e che fino ad oggi ci ha impedito per pudore ed educazione di evitare ogni polemica. Per fortuna la gente ci conosce e sa fare le dovute distinzioni; andiamo a testa alta! Se oggi ci vediamo costretti, come mai abbiamo fatto prima, a rispondere su social, giornali e web, è solo perché nessuno si può permettere di dubitare, per un solo momento, del nostro impegno, della nostra correttezza e buona fede ed anche perché crediamo si sia giunti ad un punto in cui le cose debbano essere risolte in via definitiva”.

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