Di Ciuenlai - Se al posto di Conte metti un Marchese o un Baronetto di campagna di qualsiasi altra casata, le cose resteranno esattamente come sono. La disputa che si è accesa sul Governo è solo roba da talk show. Mi meraviglia solo che vi partecipino personaggi che hanno tutti gli strumenti per aver ormai capito cos’è e come funziona la catena del potere globalizzato.

Usando categorie care al marxismo, la sovrastruttura del sistema è il pensiero unico liberista, quello che aumenta le diseguaglianze e favorisce lo strapotere di  una piccola oligarchia finanziaria. Un potere che è come il “coronavirus”; Invisibile e indecifrabile. E’ stata una innovazione decisiva. Se il nemico non lo vedi, non lo senti e non lo percepisci come tale , non lo combatti e sfoghi contro altri e inutili obiettivi la tua rabbia.

Le strutture che gestiscono, sono esterne ai circuiti della  finta democrazia e legate alla finanza e all’economia. Strutture rette da personale , che viene definito “tecnico”, ma che è invece “politico”, direttamente  nominato dagli “innominabili”,  senza avere l’onere di essere eletto e di sottostare al giudizio del popolo. Parliamo di Ocse, di Fmi, Federal Reserve, Bce, Agenzie di Rating,  di Ue e del suo Euro e di cose simili. Lo strumento di manovra va sotto il generico nome di “mercati”. Avendo provocato scientemente, soprattutto dopo la caduta del muro, l’aumento a dismisura del debito sovrano degli stati, la minaccia della crisi finanziaria sta sopra qualsiasi nazione e può essere scatenata in qualsiasi momento (Tzipras ne sa qualcosa), gettandola nel lastrico in pochi secondi. Capisco che l’argomento è molto più complesso e articolato, ma per il momento mi fermo qui, alle linee generali.

Per tutta questa serie di ragioni i Governi sono ormai l’ultima ruota del carro, senza alcun margine di manovra. Di destra , di sinistra o di centro debbono sottostare, anzi sono coscientemente sottostanti a questa dittatura invisibile. Spesso, come ha dimostrato la vicenda della pandemia, contano meno dei valvassini e dei valvassori locali. La democrazia oggi è solo una  formalità priva di concretezza. 

Se non fosse così personaggi come Renzi, Gentiloni , Conte, Salvini, (solo per citare gli ultimi di una lunga serie) avrebbero potuto dirigere la settima potenza economica del mondo? Certamente no. Ma in questo contesto si ,perchè servono solo  persone che si intestino responsabilità che non hanno, per catalizzare le inevitabili proteste delle continue riorganizzazioni del sistema , costantemente a danno delle fasce più deboli, provocate dalla strategia delle grandi emergenze e delle grandi paure (Terrorismo, destabilizzazione di intere aree del pianeta , uso politico dell’immigrazione di massa, crack finanziari e ora anche le pandemie).

La vera classe dirigente italiana non viene eletta. Draghi e company sono quelli che non cambiano mai. Sono decenni che abbiamo un Presidente del Consiglio all’anno, ma chi comanda davvero qualcosa, quelli che una volta chiamavamo i boiardi di stato,  sono sempre gli stessi, che girano tra Enel, Eni, Finmeccanica, Ferrovie dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti, Inps, Poste, Protezione Civile ecc. ecc . Chi sia il capo del Governo è ininfluente e di scarsa importanza. I “tecnici di sistema”  si limitano a parlare con il Presidente della Repubblica che dal tempo di Napolitano è il referente e il garante dell’Italia e a nominare, insieme a lui, l’unico Ministro che gli interessa : quello dell’Economia. Tutto il resto è cabaret di bassa lega per un “popolino”, sempre più individualista,sempre più  ignorante, sempre più diviso e sempre più schiavo del consumismo imperante . Una vera “pacchia” per gli oligarchi al potere .

P. S. – LA CINA E’ VICINA ANZI VICINISSIMA - Ma come sempre il “delitto perfetto” contiene qualche imprecisione e qualche difetto.  Adesso la falla si chiama Cina . E non perché sia comunista , ma perché è quello che il liberismo aborrisce , uno stato . Se vuoi discutere con qualcosa di Cinese ti devi rivolgere, non ai singoli o associazioni private, ma a forme collettive, anche se autoritarie, di potere come il suo Governo e Il PCC. I Privati in Cina rappresentano solo un terzo del capitale economico - finanziario. Il resto è dello stato. E anche nel privato c’è il partito. Normalmente il proprietario o dirigente di Azienda è anche il responsabile interno del PCC. Per il “globalismo” è una cosa intollerabile. E infatti la bomba sta lentamente ma inesorabilmente scoppiando. Ma c’è un problema. La tempesta finanziaria perfetta non è più una esclusiva del club “globalista. E’ la vecchia storia dell’inventore del mostro che  comincia ad aver paura della sua stessa creatura.

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