PERUGIA - Si è tenuto presso i locali di Umbrò, a Perugia, un Caffè dell’Innovazione sul tema “Packaging sostenibile per (e dal) l’industria alimentare” organizzato da 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbrianell’ambito del programma AGRIFOOD INNETWORK 2018.

“Il packaging dei prodotti agroalimetari” afferma Massimiliano Brilli, presidente del Parco 3A, “dovrà subire una riprogettazione in ottica di economia circolare perché, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere i prodotti alimentari freschi e sicuri, dovrà raccogliere le sfide ambientali per essere riciclato e/o recuperato come la normativa richiede”. “Di particolare interesse è il rapporto simbiotico che si sta creando tra il settore dell’imballaggio, che continua a distinguersi per i notevoli contenuti di innovazione”, continua Massimiliano Brilli, “ed il mondo delle produzioni agrarie dove  la ricerca di nuove vie per produrre imballaggi dal ridotto impatto ambientale ha infatti portato gli Enti di ricerca ed il mondo industriale a sperimentare l’utilizzo di materiali ecosostenibili ad elevate prestazioni”.

“Una economia circolare tutta Umbra che parte da materie prime rinnovabili derivanti da colture specializzate a basso impatto ambientale ma anche da scarti delle produzioni agrarie, arriva alla produzione di bioplastiche e dei manufatti  e si conclude con il riciclo della sostanza organica dei prodotti biodegradabili e compostabili” sottolinea Luciano Concezzi, Responsabile dell’Area Innovazione e Ricerca di 3A-PTA.

Di questo ed altro si è discusso ieri nel partecipato evento, nel quale sono intervenuti esponenti del mondo della ricerca (Prof. Giorgio M. Balestra dell’Università della Tuscia) e delle imprese (Daniela Riganelli della Novamont S.p.A., Alessandro De Conti di Polycart S.p.A. ed Alessandro Tomassini di Tecnocartas.a.s) permettendo così di mettere attorno ad un tavolo alcuni tra i più importanti protagonisti della virtuosa “filiera corta umbra delle bioplastiche”.

L’incontro è riuscito nel suo intento di mettere a confronto idee, esperienze e competenze sul tema packaging sostenibile, ed al contempo la formula scelta (caffè dell’Innovazione) ha permesso di portare fuori dalle mura delle Università o dei centri di ricerca degli argomenti specialistici centrali per il futuro dell’industria agroalimentare regionale, creando una interazione positiva con le numerose professionalità che hanno partecipato, incluse le aziende agroalimetari del territorio.

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