UMBERTIDE - Il cadavere di un uomo di nazionalità marocchina è stato trovato all'interno di un capannone alla periferia di Umbertide. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri che al momento non escludono alcuna ipotesi. Il corpo - in base ai primi rilievi - è stato interessato in parte dalle fiamme. Crollato anche una parte del tetto della struttura.
Per spegnere l'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco di Città di Castello. Sul posto anche il medico legale per accertare le cause della morte. Tra le possibilità quella che l'uomo possa essere deceduto per soffocamento a causa del fumo sprigionato dalle fiamme ma anche l'omicidio.
   
Sentito un connazionale dell’uomo deceduto

Viene sentito dagli inquirenti un connazionale del marocchino trovato morto all'interno del capannone interessato dall’incendio alla periferia di Umbertide. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri che al momento non escludono alcuna ipotesi, tra cui l'omicidio. All'interrogatorio è presente anche il sostituto procuratore di turno.
Gli investigatori stanno tra l'altro valutando eventuali legami con una lite tra due stranieri avvenuta sempre a Umbertide.
Dagli accertamenti è emerso che l'incendio al capannone è di natura dolosa. Probabilmente appiccato utilizzando dell'alcol.
Sul corpo della vittima il medico legale ha trovato diverse ustioni ma non è ancora chiara la causa della morte né se ci siano ferite (non viene nemmeno escluso un decesso legato alle esalazioni dell'incendio).

Un fermo per lo straniero morto a Umbertide Omicidio e incendio doloso le accuse ipotizzate per un suo connazionale. Sindaco Carizia, è problema di ordine pubblico. Vittima e fermato entrambi "clandestini", ma non dobbiamo generalizzare.
Un marocchino di 55 anni è stato sottoposto a fermo con le accuse di omicidio e incendio doloso nell'ambito delle indagini sulla morte di un suo connazionale quarantenne il cadavere del quale è stato trovato in un capannone abbandonato alla periferia di Umbertide interessato da un incendio durante la notte.

Non ancora chiare le cause della morte del nordafricano, che sarà accertata dall'autopsia, e la dinamica di quanto successo. I carabinieri - coordinati dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani -, anche in base agli accertamenti dei vigili del fuoco, ritengono che il rogo sia stato di natura dolosa, Innescato probabilmente utilizzando dell'alcol e dal quale è scaturito il parziale crollo del tetto dello stabile.

Dagli elementi raccolti gli inquirenti ritengono che sia emersa la responsabilità del marocchino fermato in quanto successo. Di qui il suo fermo.
Per il nuovo sindaco di Umbertide Luca Carizia, Lega, "politicamente è un problema di ordine pubblico" quanto successo. "I due - ha detto rispondendo all'ANSA - erano irregolari e dormivano da tempo nella struttura. E di questo bisogna tenere conto". Il sindaco ha comunque invitato a "non generalizzare".
"Bisogna distinguere chiaramente - ha detto - tra l'immigrazione clandestina e quella regolare, fatta di persone che si comportano correttamente".
Il Comune di Umbertide ha subito predisposto un'ordinanza per la messa in sicurezza dello stabile, privato e abbandonato da tempo, già messo sotto sequestro per l'indagine condotta dai carabinieri.

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