TERNI – Il  Gruppo Carabinieri Forestale di Terni  ha condotto  nello scorso fine settimana  un’intensa operazione di controllo in materia di polizia venatoria nell’intera provincia.L’attività di antibracconaggio ha riguardato  in particolar modo aree del territorio che, sulla base dell’analisi dei dati storici, si caratterizzano per maggiore incidenza  di  illeciti  in materia venatoria  quali  caccia esercitata in periodi non consentiti, uso di richiami vietati per riprodurre il canto dei volatili, abbattimento di specie non cacciabili, fino al danneggiamento di auto in sosta.

In questo ambito, nella giornata di  sabato 13 ottobre, militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Narni e Terni,  hanno  sorpreso in località Taizzano di Narni,  all’interno di un capanno temporaneo di caccia, tre cacciatori in inequivocabile atteggiamento venatorio,  risultati non in regola con le norme in materia di caccia. 

Per uno di essi si configurava il porto illegale di arma da sparo, in quanto stava esercitando la caccia con un fucile cal. 20 senza essere in possesso di valida licenza di porto di fucile. Per un secondo cacciatore scattava invece la denuncia per aver consegnato un’arma da sparo ad una persona priva di licenza e quindi non abilitata al maneggio e all’utilizzo di armi.

Infine, al terzo cacciatore veniva contestato il reato di concorso, per aver esercitato la caccia con l’ausilio di richiami non consentiti, in qualità di utilizzatore e proprietario dell’apparecchio a riproduzione elettromagnetico.

Di conseguenza venivano sottoposti a sequestro penale tre  fucili, numerose cartucce, nonché  il dispositivo elettroacustico utilizzato come richiamo vivo, oltre alla selvaggina abbattuta. 

I tre sono stati anche denunciati a piede libero  all’Autorità Giudiziaria.

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