SPOLETO - Il gip di Spoleto ha assolto "perché il fatto non costituisce reato" l'architetto Stefano Boeri per la vicenda legata al sequestro del centro polivalente "Norcia 4.0", realizzato dopo il sisma del 2016.

Coinvolto nell'indagine come direttore dei lavori, Boeri era accusato di abuso edilizio, per cui è stato processato con il rito abbreviato.
Rinviato invece a giudizio per la stessa inchiesta il sindaco di Norcia Nicola Alemanno al quale sono stati contestati i reati di abuso edilizio e falso. Per lui l'inizio del processo è stato fissato per il 26 novembre prossimo.
Come si ricorderà Il centro polivalente venne realizzato con i fondi di "Un aiuto subito", l’iniziativa del Corriere della Sera e di TGLa7.
Secondo i magistrati spoletini, che hanno posto sotto sequestro il PalaBoeri, la struttura non poteva essere costruita attraverso le deroghe previste per l'emergenza post sisma, ma doveva essere seguito il normale iter urbanistico-edilizio. Tesi fortemente contestata dai due indagati.
"Impegnarsi per un'architettura al servizio delle situazioni di emergenza rappresenta il valore più profondo della nostra professione. Il mio unico desiderio adesso è che il Padiglione temporaneo realizzato a Norcia venga presto restituito alla cittadinanza": è quanto ha dichiarato l'architetto Stefano Boeri.

Ma per Boeri la vicenda potrebbe non essere finita qui. Infatti la procura di Spoleto valuterà "se presentare appello" per l'assoluzione dell'architetto dopo avere letto le motivazioni del gup che saranno depositate entro 90 giorni. Lo ha annunciato il procuratore Alessandro Cannevale dopo la sentenza relativa al procedimento che ha portato al sequestro del centro polifunzionale di Norcia.
Il magistrato, in una nota, afferma che Boeri è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato". "Questa formula - sostiene Cannevale - è notoriamente legata alla carenza dell'elemento soggettivo del reato. Com'è altrettanto noto, il giudice valuta la sussistenza o l'insussistenza dell'elemento soggettivo del reato, nel caso di specie la colpa, una volta che ne abbia riconosciuto l'elemento materiale. Il dispositivo della sentenza lascia quindi desumere che il giudice abbia ritenuto sussistenti i reati urbanistici e paesaggistici legati alla realizzazione della 'sala Boeri' ma esente da colpa il direttore dei lavori".
 

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