Bocciata dal Comune di Perugia la proposta per i disturbi alimentari
I disturbi alimentari, specialmente nei giovani, diventano sempre più diffusi. Il consiglio Comunale di Perugia rigetta la proposta di aiutare concretamente le famiglie.
Lo ricorda con una nota Francesca Tizi, Capogruppo del M5S Comune di Perugia.
“Nell’ultimo anno si è assistito ad un considerevole incremento dei casi di disturbi del comportamento alimentare con un abbassamento della fascia di età. Il distanziamento sociale e l’isolamento hanno prodotto molti esordi di disturbo del comportamento alimentare o hanno causato ricadute in soggetti che erano in remissione anche da molto tempo.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono patologie, classificate dagli esperti nell'ambito delle malattie psichiatriche, caratterizzate da un'alterazione delle abitudini alimentari e da un'ossessione per il peso e le forme del corpo. Una presa in carico tardiva o inappropriata dei pazienti potrebbe incrementare il rischio di una cronicizzazione dei disturbi.
È, pertanto, molto importante da un lato prevenire l'insorgere della malattia anche attraverso un sopporto che si sviluppi all'interno delle istituzioni scolastiche e dall'altro lato creare dei canali di ascolto/formazione di genitori, insegnanti e medici pediatrici capaci di comprendere sin dall'insorgenza dei primi campanelli di allarme i sintomi del disturbo del comportamento alimentare. Le istituzioni pubbliche, a tutti i livelli di governo, devono intervenire per offrire ai malati ed ai loro familiari una via d'uscita.
Il senso dell'ordine del giorno proposto dal M5S è proprio quello di aiutare le persone colpite dai problemi dell'alimentazione e le loro famiglie per cercare di risolvere, ad un sol tempo, il dramma personale che coinvolge la singola persona e famiglia e il dramma sociale che le persone affette di disturbi dell'alimentazione portano con sé anche al livello collettivo.
Grave il voto negativo della maggioranza oggi (tranne due voti favorevoli e un astenuto), ma ancor più grave la discussione che ha accompagnato l’atto. Grave che nella massima Assise cittadina non si riesca a comprendere l'importanza in termini di sensibilizzazione, vicinanza e di messaggi positivi di ordini del giorno come questo. I disturbi dell'alimentazione sono problemi reali e mentre la maggior parte dei Comuni italiani aderisce ad iniziative analoghe a quelle presentate dal nostro Gruppo, chi governa Perugia chiude gli occhi e sceglie di bocciarle.”

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