BEVAGNA - Nell’ambito di Bevagna in Rosa, il ricco cartellone di eventi che il comune di Bevagna ha promosso in attesa del Giro d’Italia,  l’Amministrazione  ha presentato uno dei tanti tesori bevanati da riscoprire: la scala Santa nel Monastero di Santa Margherita. Trasformando così la preparazione all’atteso evento della Crono del Sagrantino, in giornate piene di iniziative e momenti di approfondimento culturale di grande qualità.

Un folto e qualificato pubblico, non di soli bevanati, è stato richiamato dall’apertura d’eccezione di uno dei luoghi più suggestivi ma anche più sconosciuti, a chi non conosce a fondo il borgo. La brillante presentazione del Professor Francesco Mancini, dell’Università di Perugia ha consegnato all’attenta platea una lettura dell’inconsueta presenza tra le mura del Monastero agostiniano di clausura di Santa Margherita, proprio nel centro storico di Bevagna, a pochi passi dal Corso. Si tratta di un’opera seicentesca del  pittore Francesco Providoni, troppo frettolosamente allontanato dalla ricerca e che, per dirla con il professor Mancini, meriterebbe di essere indagato  con maggior  attenzione. Si tratta infatti di un pittore scenografo che ha lavorato anche per opere di importante committenza, alcune delle quali conservate nel Museo di Tours in Francia. La Scala Santa di Bevagna, fortemente influenzata dal  clima della controriforma, è una originale salita al Calvario, in cui protagoniste, accanto alla grande e centrale crocifissione lignea, sono sei sagome lignee rappresentanti angeli con i simboli della passione, costituenti l’elemento di spicco dell’intera scenografia.

Il pomeriggio si è concluso nella bellissima Sala del Consiglio comunale di Palazzo Lepri per un ulteriore approfondimento del Prof. Mancini e con l’intervento della critica d’arte Cristina Galassi, che ha presentato l’uso e l’importanza dei modelli lignei in Italia, facendo riferimento anche al modello del Santuario della Madonna delle Grazie, ubicato sui colli a ridosso di  Bevagna, presente nella Pinacoteca comunale. Pinacoteca che ha accolto tutti i visitatori, guidati dagli stessi esperti per ammirare non solo il modello ma anche un’opera di Providoni ed alcune sagome lignee provenienti dalla Chiesa di San Michele Arcangelo.

“Il brillante esito della manifestazione - sottolinea il Sindaco – evidenzia la giustezza della scelta. Dare valore alla bellezza e all’arte, cogliere sempre le occasioni dell’attualità per riscoprire tesori nascosti, valorizzare le meraviglie di questa nostra Bevagna, fa bene alla città e fa bene al rilancio culturale e turistico di tutta l’Umbria”.

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