PERUGIA – Conferenza stampa oggi pomeriggio al PalaBarton per il tecnico della Sir Safety Conad Perugia Lorenzo Bernardi che ha parlato di fronte agli organi di informazione alla vigilia del match di Superlega di domenica in casa della Consar Ravenna e dopo il sorteggio della fase ed eliminazione diretta di Champions League svoltosi poche ore prima in Lussemburgo. Questi i passaggi più significativi della conferenza stampa partendo proprio dal responso dell’urna lussemburghese.

“Penso che le squadre che hanno delle ambizioni di vittoria finale non devono avere paura di chi dovranno incontrare lungo il percorso. Rispetto assolutamente sì e per tutti, ma paura di nessuno. Siamo la Sir, abbiamo grande considerazione delle nostre potenzialità e dei nostri mezzi. Adesso dobbiamo pensare a lavorare per avere la base più solida possibile e per prepararci a dovere. Il tabellone che è uscito oggi dall’urna deve essere per noi un grande stimolo. Cosa ne penso della nuova formula? La finale unica è una cosa interessante, positiva ed entusiasmante, crea quell’attesa che per certi aspetti è simile alla finale della Champions League nel calcio. Credo al tempo stesso che si possa migliorare il discorso di come viene deciso chi ha il diritto o meno di giocare il Golden Set in casa in semifinale”.

Accantonato il discorso Champions, si passa all’immediato futuro, cioè alla trasferta di dopodomani a Ravenna.

“A Ravenna il destino è nelle nostre mani, nel senso che abbiamo le qualità per vincere. Però come dico sempre in campo non vanno i nomi che sono scritti sulla maglia, quindi sarà necessario avere la massima attenzione. Dobbiamo poi fare esperienza anche dal nostro vissuto, ricordiamoci l’anno scorso i quarti di finale playoff con Ravenna. Si pensava fosse il quarto più facile, invece siamo arrivati a gara 3. Quello che è certo è che nelle prossime due partite vogliamo fare sei punti per arrivare alle ultime due giornate di regular season con un vantaggio importante”.

Altre considerazioni di Bernardi toccano lo stato di forma della squadra.

“Dobbiamo proseguire a lavorare duro per migliorarci quotidianamente. Credo che questa squadra non abbia ancora raggiunto il suo apice, non abbiamo ancora espresso tutto il suo potenziale. Sta a noi provare a sfondare questo limite. La rotazione di uomini nelle ultime gare? Mercoledì con Izmir ho tenuto a riposo Atanasijevic, perché aveva un risentimento alla spalla, e Podrascanin, che aveva bisogno di una partita di riposo, mentre per quanto riguarda gli altri era previsto, in base ai carichi di lavoro, che dopo due set sarebbero stati sostituiti. E poi mi reputo molto fortunato perché il presidente mi ha messo a disposizione un parco giocatori di primissimo livello, tutti ragazzi che si allenano sempre al 100% e che si fanno trovare pronti quando vengono chiamati in causa. Il recupero di Berger? Alex sta bene, ha ripreso a fare un po’ tutto. Bisogna però considerare che si è aggregato al gruppo in un momento in cui la squadra gira forte e non è ancora per forza di cose al livello degli altri dal punto di vista del ritmo di gioco”.

Condividi