Stamattina mi sono svegliata più presto del solito, mi sono andata ad informare su i derivati e i Titoli Swap e sui contratti sottoscritti con istituti bancari dalle pubbliche amministrazioni negli anni della "finanza creativa" di "tremontiana" memoria. Da quando ho letto l'articolo di giornale, che ci ha informato che anche il comune di Perugia per nostro conto,ogni anno dal 2006 paga un conto salato a due istituti di credito, mi è chiaro da dove proviene il nostro debito pubblico e in quali tasche vanno i nostri soldi. Mentre io e quelli come me lottavamo contro chi abbracciava il liberismo selvaggio i nostri amministratori si trasformavano in giocatori d'azzardo! Siamo di fronte a una massiccia sottrazione di ricchezza alle comunità locali, operata da banche con la complicità, ingenua o consapevole, degli amministratori locali? La questione è questa, " con lo scoppio della bolla finanziaria, avvenuto tra il 2007 e il 2008, i soggetti protagonisti della finanza internazionale sono riusciti, tramite i derivati, a scaricare le conseguenze della crisi sui settori produttivi dell’economia reale (le imprese) e sugli enti pubblici (quindi, in fin dei conti, sulla stessa collettività). I risultati sono che, secondo la Corte dei Conti, lo Stato italiano ha già perso, nel quinquennio 2011-15, 23,5 miliardi ed è possibile che ne perda altri 37,9 nei prossimi anni, mentre gli Enti locali (per i quali vige dal 2008 il divieto di stipulare nuovi contratti derivati), continuano ad averne in pancia valori per decine di miliardi. Secondo i dati forniti annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento del Tesoro a fine 2017 risultano censiti 342 contratti derivati detenuti da 174 Enti, per un nozionale iniziale (al momento della stipula, quindi) di circa 18 miliardi di euro." Come si vede, i soldi ci sono. Sono solo finiti nelle mani sbagliate e si tratta di riappropriarsene collettivamente. Invece di stroncare questa situazione d'insopportabile speculazione si preferisce dividere i poveri che stanno diventando sempre più poveri!

Katia Bellillo
Candidata Sindaca
Perugia Città in Comune

Condividi