Domenica voto decisivo per il futuro della città: serve un rovesciamento della prospettiva

“È stata una campagna elettorale incredibilmente intensa, nella quale abbiamo visto crescere di giorno in giorno l'interesse e il calore intorno al progetto di Perugia Città in Comune, intorno cioè all'idea di una sinistra che rialza la testa, che mette al centro i suoi valori, senza paura né timidezza, che parla di uguaglianza, di diritti, di dignità del lavoro, di ambiente, di riconversione della nostra città, di apertura, solidarietà e accoglienza”. Alla vigilia del voto Katia Bellillo, candidata sindaca della lista Perugia Città in Comune, non nasconde grande soddisfazione per come la sua lista - un progetto politico nato dal basso, con il sostegno dei partiti della sinistra (Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Possibile e Sinistra Anticapitalista) - sia riuscita in pochissimo tempo a catalizzare grande attenzione, interesse e aspettative importanti, soprattutto tra i giovani.

“È stato incredibile – prosegue Bellillo - come, praticamente senza risorse economiche e basandoci solo sul volontariato e la grande disponibilità di un gruppo straordinario di compagne e compagni, Perugia in Comune sia riuscita a farsi conoscere, a incontrare migliaia di cittadine e cittadini della nostra città, a girare quartiere per quartiere, per parlare della nostra idea, del cambiamento di cui Perugia ha bisogno. Non solo un generico cambio di rotta, quanto un rovesciamento della prospettiva, che si può riassumere nella necessità di fare davvero, e non a parole, del governo della città l’espressione e la tutela degli interessi della stragrande maggioranza delle persone comuni, che vivono a Perugia, non dei soliti noti o di chi è esperto nel mimetizzarsi tra le pieghe di un potere opaco”.

“Ebbene – continua Bellillo – ora è arrivato il momento del voto. Domenica la nostra città sarà chiamata a decidere sul proprio futuro e mai quanto stavolta è importante che la Perugia antifascista e antirazzista, la Perugia dei diritti, la Perugia aperta al futuro, prenda posizione, contro l'avanzata delle destre che fomentano odio e paure e vogliono riportarci indietro, verso un passato oscuro, fatto di muri culturali e sociali. Perché non sono solo i diritti civili - quelli delle donne, della comunità lgbt, dei migranti - ad essere a rischio, sono anche i diritti sociali, visto che da sempre le destre tutelano gli interessi delle classi più ricche e mai quelli di pensionati e lavoratori”.

“A tutto questo – conclude la candidata di Perugia Città in Comune – pensiamo che ci sia un'alternativa e l'alternativa è la nostra lista, che porta Perugia in una rete internazionale di città ribelli, come Barcellona, Napoli, Lisbona e molte altre. Avanziamo un'idea di sinistra nuova, ma al tempo stesso ben ancorata sui valori fondanti della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza. Noi siamo la Perugia Partigiana, quella che si schiera senza timidezza. E siamo sicuri che tante e tanti domenica decideranno di camminare con noi”.

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