Le centinaia e centinaia di cartoline di accertamento da parte della concessionaria per la riscossione dell’imposta sulla pubblicità DOGRE, destinate alle attività commerciali ed industriali qualche senso di colpa lo avranno sicuramente fatto venire alla nostra amministrazione bastiola. Possibile questo numero così elevato di disonesti? Possibile che tra i destinatari di questi accertamenti ci sia anche una società partecipata dal Comune di Bastia come Umbriafiere S.p.a.? 
I sensi di colpa ci sono, ne siamo sicuri… le sanzioni pure, parecchi se ne sono accorti, altri se ne accorgeranno a breve, la giunta minimizza.
Informazione istituzionale preventiva: non pervenuta, coinvolgimento comunale delle associazioni di categoria in vista del cambio di concessionario e di metodo: non registrato.
Metodo? Si metodo perché la norma non è di facile interpretazione e non vorremmo che ci si trovasse di fronte al classico vigile che si nasconde dietro la curva per cogliere in flagrante il malcapitato, vigile che in questo caso, si applica la legge, ma lo fa solo nell'intento di raggiungere un "budget" e non con l'intenzione di educare al rispetto della norma.  
L’altro lato della medaglia è l’inaspettata, consistente entrata per le casse comunali, stimata in varie centinaia di migliaia di euro che, ora, senza scuse dovrà essere riversata a favore dei cittadini sottoforma di servizi e manutenzioni non più rimandabili.
Ma attenzione: l’amministrazione non faccia conto per sempre su questa inaspettata entrata, siamo sicuri che chi si è sentito colpito di sorpresa dall’infausta cartolina, studierà con accortezza la legge e modificherà le sue insegne per pagare ancora meno di quanto pagava prima dell’avvento del solerte concessionario.
P.S. per limitare i danni consigliamo vivamente agli interessati di recarsi presso gli uffici DOGRE per un’analisi preventiva della propria posizione.
  
MoVimento 5 Stelle Bastia Umbra

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