ANCONA - Il terremoto del 2016 che ha colpito il Centro Italia ha causato una contrazione della produzione e delle vendite di oltre il 5% in media d'anno. E' quanto emerge da una ricerca del Centro Studi della sede di Ancona della Banca d'Italia, che ha analizzato i dati di bilancio di 5.000 aziende nell'area del cratere sismico di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, mettendoli a confronto con le performance di altrettante aziende fuori cratere, con caratteristiche simili. Gli effetti si sono attenuati nel 2017.

Penalizzate soprattutto le imprese di piccole dimensioni, operanti nell'agricoltura, nel terziario, nel turismo "che hanno risentito del calo della domanda delle aree colpite, dove la popolazione è diminuita, trasferendosi altrove" ha spiegato Giacinto Micucci. Gli effetti negativi a breve termine hanno interessato tutta l'area del cratere, ma si sono concentrati in particolare nei Comuni più vicini agli epicentri delle scosse del 24 agosto e di fine ottobre 2016.

 

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