UMBERTIDE – “Lo straordinario risultato ottenuto da ‘Umbertide Partecipa’ al primo turno, non ci ha consentito per un soffio di poter contendere in maniera diretta il governo della città. Ringraziamo tutto coloro i quali ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi. Li ringraziamo non solo per il sostegno al primo turno ma anche per averci accordato la forza di poterci assumere oggi la responsabilità di una scelta decisiva per il futuro di Umbertide”: è quanto annunciato in una nota diramata oggi che così prosegue: “Abbiamo detto in tutti i modi in campagna elettorale che non sarebbe stato per noi possibile rideterminare un’alleanza col gruppo dirigente del Partito Democratico. Come ovvio, rimaniamo coerenti con quanto detto. Il nostro obiettivo è quello  di rappresentare una realtà civica fatta da persone competenti, appassionate e capaci che si mettono al servizio della comunità. Per questo non possiamo rinunciare a essere gruppo dirigente e decidere di costruire le condizioni per un nuovo modello di governo”.

“La discussione che abbiamo portato avanti con il candidato Luca Carizia – si spiega quindi - , non riguarda certo, come qualcuno pensa e dice, incarichi e interpreti. Noi crediamo invece che la discussione debba essere su cosa fare  per Umbertide. E’ del tutto evidente che molte delle  questioni  del nostro programma  risultano di particolare rilevanza per  la nostra città:  serve la disponibilità e la serietà che stiamo riscontrando per arrivare a soluzioni condivise.

Il ruolo centrale, quindi, sono le cose che dovremo fare  per avanzare verso l’ idea di Umbertide 2030. Per fare questo, noi porteremo da un lato le nostre competenze e dall’altro la forza che ci deriva dal fare una scelta non dettata dalle poltrone”.

“A dimostrazione di questo – conclude la nota -, avremo come garante di tutto ciò Marco Locchi, che metterà al servizio  la sua esperienza e la sua onestà intellettuale. Rinuncerà  ad avere cariche dirette all’interno del Consiglio e della Giunta, favorendo la squadra che ha costruito e smentendo chi, per troppo tempo, ha falsamente affermato che Umbertide Partecipa rappresentasse una battaglia personale per la poltrona. Umbertide Partecipa è molto di più e lo dimostrerà”.

Una tale fine era da attendersi e palesa il degrado politico e ideale delle diverse anime del Pd umbertidese, impegnate da tempo in un’aspra lotta per la supremazia, in virtù della quale hanno anteposto i propri singoli interessi a quelli dei cittadini e che potrebbero così consegnare al centro destra la città umbra che ai tempi del Pci veniva denominata la “Stalingrado d’Italia”.

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