Attila, il flagello di Dio, fu fermato in Umbria dalla malaria?
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LUGNANO IN TEVERINA - Potrebbe essere stata la presenza di una vasta area infestata dalla malaria nella zona dell'attuale Lugnano in Teverina tra i motivi principali che hanno arrestato l'avanzata di Attila, re degli Unni, verso Roma: è al momento solo una teoria storico-scientifica, ma su di essa stanno lavorando, per cercare di approfondire tutti gli aspetti e trarne un quadro definitivo, gli archeologi di Stanford University, Yale University e Università dell'Arizona, impegnati negli scavi nella necropoli di Villa Gramignano. Ricerche che non è escluso possano fornire elementi importanti ed utili anche per la ricerca medica, in particolare proprio sulla malaria.
Nella necropoli dei bambini, così conosciuta al mondo scientifico, è stata infatti già da tempo scoperta la presenza di numerosi infanti morti a causa di un ceppo della malattia, il plasmodium falciparum, che provocò molti decessi in poco tempo.
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