TERNI - Il Coordinamento della Fim Cisl apprezza la decisione della Direzione Aziendale di Ast di aprire la discussione sulla Contrattazione di Secondo livello come richiesto dalle Organizzazioni sindacali.

Il Coordinamento della Fim Cisl rispetto alla vendita, ritiene necessario che i temi del confronto siano impostati su quanto sia realistico domandare e indispensabile ricevere. Per questo motivo se da una parte si apprezza l’utile di esercizio conseguito, dall’altra si chiede alla ThyssenKrupp di non privilegiare la massimizzazione dei vantaggi per l’azionista, ma anche di assicurare una politica di investimenti aggiuntiva rispetto a quella concordata al Mise per la realizzazione di eventuali verticalizzazioni che possa rendere premiante una eventuale futura collocazione.

Ultimo ma non certo meno importante sarà il ruolo che le strutture di governo saranno in grado di far assumere alla Commissione Europea, ricordando che l’Italia continua ad essere insieme alla Germania i più grandi consumatori di inossidabile.

Al tempo stesso sarebbe necessario che la Direzione Aziendale torni a coinvolgere oltre ai lavoratori anche il sindacato rinnovando il solco delle tradizioni per cercare di migliorare tutti insieme il clima aziendale sottoposto ad un livello di stress continuo che rischia di vanificare il lavoro che si sta facendo. L’Azienda non può crescere se si persegue una politica di contenimento degli approvvigionamenti, dei costi sulle manutenzioni o peggio ancora il ricorso alle terziarizzazioni. Diventa quindi dirimente il mantenimento dei somministrati, e la loro trasformazione, anche al fine di andare a sopperire le mancanze di organico migliorando di conseguenza la sicurezza aziendale tema che va perseguito quotidianamente insieme a quello ambientale. Su questo fronte siamo ancora in attesa di conoscere l’esito finale del bando del Progetto Scorie.

Rispetto a quanto sopradetto, la Fim Cisl continuerà ad essere sempre più vigile affinché i lavoratori possano operare in condizione di sicurezza per raggiungere gli obiettivi auspicati.

Se da una parte le Piccole medie aziende del settore meccanico continuano a soffrire la crisi di sistema provocando un’ulteriore emorragia di personale, dall’altra va segnalato anche la gestione positiva di Faurecia. L’azienda sta perseguendo una politica di stabilizzazione dei contratti. Tuttavia la vera sfida sarà la completa realizzazione del progetto industriale con l’arrivo a Terni di nuovi prodotti implementando l’innovazione tecnologica per completare la sfida di Industry4.0.

Ma a preoccupare è la situazione generale. Se la crisi è di sistema significa che dobbiamo dare vita a interventi straordinari perché il problema più grande che oggi ha Terni è nell’incertezza di una prospettiva nel breve ma anche nel medio e lungo termine. Per questo motivo il Coordinamento della Fim Terni apprezza il lavoro che la Cisl di Terni dando la disponibilità a collaborare per la definizione di un Manifesto per dare la nostra idea di città che deve mantenere il ruolo manifatturiero coniugandola con il concetto di sostenibilità ambientale.

 

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