TERNI - "Apprendo la notizia dell'incontro che si è svolto ieri al Mise - dichiara il capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti - e dell'atteggiamento assunto dal Governo, in particolare l'assenza di rappresentanti istituzionali di primo livello. Che il Ministro competente abbia disertato l'incontro, delegando ad un appartenente al suo ufficio la gestione di un tavolo così importante e fondamentale per il futuro della città e dell'Italia, è il segno di quanto a questo Governo importi di Terni, del suo futuro e delle aziende che investono in Italia. Purtroppo è segno anche di quanto rispetto abbia ormai la città nei tavoli istituzionali. Hanno tentato di illuderci, all'ultimo ballottaggio, che avremmo avuto finalmente un ‘governo amico’. Verrebbe da dire: per fortuna che è amico. Difficile immaginare cosa sarebbe accaduto di peggio se fosse stato il contrario”.

“Fossi stato il sindaco – continua Gentiletti - non avrei esitato un momento a lasciare il tavolo sbattendo la porta. Con questo atteggiamento remissivo forse si tengono in piedi labili maggioranze, ma non si tutela ciò che viene prima di ogni altra questione: il futuro della nostra città. Con questo atteggiamento si logora una città già dilaniata da decenni e un tessuto sociale sempre più fragile”.

“Credo  conclude il capogruppo di Senso Civiao - che sia giunta l'ora di una mobilitazione generale che coinvolga tutti gli attori e i rappresentanti politici del territorio a prescindere dalla loro appartenenza partitica. Che vada oltre gli schieramenti. E' ora che le istituzioni cittadine la smettano di stare in silenzio ed essere accondiscendenti".
 

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