ASSISI - Un evento importante caratterizza queste festività natalizie. Si tratta delle celebrazioni per il trentennale del gemellaggio tra Assisi e Betlemme, un legame che unisce le due città simbolo della religiosità nel mondo e dalle quali si sprigiona ogni giorno un segnale di pace e speranza. 

Quest’anno, a cominciare da oggi, festa dell’Immacolata, ad Assisi per rinsaldare il gemellaggio è presente il sindaco di Betlemme Anton Salman, accompagnato dall’ambasciatore di Terra Santa presso la Santa Sede Issa Kassissieh e da padre Ibrahim Faltas ofm della Custodia di Terrasanta.    

Il sindaco di Betlemme e il sindaco di Assisi Stefania Proietti insieme hanno partecipato ai vari appuntamenti organizzati per l’8 dicembre: dopo l’inaugurazione della mostra dei presepi dal mondo presso la Basilica Papale della Porziuncola e la visita ufficiale nel palazzo municipale seguita dall’inaugurazione della mostra “Il Leone d’inverno” nel pomeriggio il sindaco di Betlemme e la delegazione hanno acceso, insieme al sindaco di Assisi, l’ecoalbero (composto da 80 piante) e il bosco incantato ispirato al “Terzo paradiso” dell’artista Michelangelo Pistoletto, contemporaneamente alle luminarie nel centro storico e nelle frazioni.

L’addobbo natalizio della Città Serafica, tutto incentrato sugli alberi, e l’opera del maestro Pistoletto vogliono richiamare l’attenzione sulla natura ferita dai cambiamenti climatici, in particolare sull’Amazzonia, e sulla necessità che la cura della casa comune parta dai gesti quotidiani di ciascuno, in particolare dal consumo responsabile che, dal basso, può cambiare l’economia.

Un punto di vista coerente verso il grande evento “The Economy of  Francesco”, l’incontro del Santo Padre con i giovani a marzo 2020 per rifondare l’economia a partire dalla città di San Francesco, che sta proiettando Assisi nel mondo come Città-messaggio sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile integrale.

Dopo l’accensione dell’ecoalbero e delle luminarie della città la delegazione si è mossa verso la Basilica di San Francesco dove, dopo la Santa Messa celebrata dal cardinale Hummes, si è tenuta la suggestiva cerimonia dell’accensione.

La presenza del sindaco della città dove nacque Gesù ha un significato profondo perchè testimonia la vicinanza a quella che diede i natali a San Francesco, l’’alter Christus’, il santo che ha sempre predicato con la propria vita la fraternità la pace e il dialogo, un filo che unisce la patria del cristianesimo a quella del francescanesimo. 

Proprio in questi giorni trent’anni fa, nel 1989, arrivò ad Assisi l’allora sindaco di Betlemme Elias Freij per dar seguito al patto di amicizia tra le due comunità. Il gemellaggio vero e proprio fu deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale e la motivazione inserita anche nella stipula del patto era la seguente “Il Consiglio comunale di Assisi, interpretando i sentimenti e la storia e la tradizione civile e religiosa della città, esercitando un attivo ruolo di pace da tutti riconosciutoci, valutando con grande preoccupazione la situazione di ingiustizia e di violenza nei territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, propone al Comune di Betlemme un gemellaggio che testimoni l’impegno di Assisi a favore della pace, della costituzione di uno Stato palestinese indipendente, della coesistenza tra esso e lo Stato di Israele e approfondisca il dialogo tra le grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islamismo) nella logica della tolleranza e della cooperazione pacifica”. 

Come accennato, in serata i due sindaci e la delegazione hanno acceso l’ecoalbero a Santa Maria degli Angeli, in Piazza Garibaldi ed hanno partecipato all’incontro di parole e musica “Aspettando il Natale” nella Basilica superiore con Giovanni Allevi.  Dopo l’incontro, alle 21, tutti ad ammirare i fuochi d’artificio per onorare l’Immacolata e ricordare la grande devozione di San Francesco per la madre di Gesù.

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