Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - É la mostra su “Astur Baleonus - Viaggio nella storia e nell’arte di Torgiano” il fiore all’occhiello di "Versando Torgiano 2017 - La festa del vino e dell’olio nuovo" in programma l’11-12 novembre. La manifestazione é stata presentata a palazzo Donini dal sindaco Marcello Nasini, dall’assessore Tamara Cirimbilli, dall'organizzatore Marco Brilli, da Giuseppe Paolucci (Fondazione Vittoria Baglioni onlus) e ancora da Marina De Bon Valsassina e da Alessandra Oddi Baglioni. Tra le varie iniziative di arte, convegni, musica, enogastronomia e addirittura degustazioni gratuite di vini europei, il clou sarà l’inaugurazione del salone nobile di palazzo Baglioni-Graziani (edificato nel 1692) dove verrà ospitata la mostra in cui saranno esposti, in tre apposite sezioni, ricordi di famiglia dei Baglioni e del ramo Oddi Baglioni e rari e preziosi oggetti (quadri, libri, armi, antichità in genere). Tra i pezzi esposti anche le colubrine utilizzate nella battaglia di Lepanto, un piccolo cannone colubrinato in bronzo del 1542 e una sfera celeste di tre secoli fa. Prevista anche una visita guidata del palazzo (nelle sale accessibili).
L’idea del sindaco Nasini é quella di fare, in un prossimo futuro, della struttura - che a piano terra ospita il Museo del vino fin dal 1974 - “un contenitore di arte, cultura, storia” al servizio di Torgiano, di Perugia, dell’Umbria.
Al centro dell’attenzione comunque anche Astur Baleoneus, pseudonimo di Astorre Varza monaco certosino ed eremita, oltre che storico e scrittore, nipote di Vittoria Baglioni, l’ultima esponente del ramo torgianese della nobile famiglia perugina. Varza, che ha avuto una vita avventurosa (sfuggì anche ad un terribile eccidio nazifascista in Toscana) ha lasciato molte opere sui Baglioni. Dal suo archivio sono riemerse alcune toccanti lettere intercorse tra l’eroico difensore di Famagosta, Astorre II, condottiero di vaglia, ma anche architetto militare e scrittore, ucciso a tradimento davanti alla tenda degli Ottomani mentre stava trattando la resa della città, dopo un anno e mezzo di resistenza all’assedio operato da forze preponderanti e la moglie e madre del suo figlioletto Guido, Ginevra dei Salviati di Firenze. Una figura, quella di Astorre Baglioni (sul quale ha pubblicato un romanzo anche Alessandra Oddi Baglioni), guerriero e al tempo stesso umanista, che andrebbe ulteriormente approfondita e fatta conoscere non solo a Perugia e in Umbria.

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