TERNI - All’ospedale di Terni si è aperto un nuovo capitolo per la struttura complessa di Anatomia Patologica, diretta dal prof. Stefano Ascani, che ha recentemente allestito tre laboratori di Patologia Molecolare con strumentazioni innovative dal punto di vista tecnologico e personale con competenze specifiche ed esperienza in ambito medico, biologico e tecnico. I tre laboratori, attivi da circa due mesi, sono in grado di supportare, quando necessario, l’attività diagnostica dell’anatomia patologica in modo da fornire informazioni supplementari utili per la conoscenza e la cura personalizzata di alcuni tumori.

In altri termini, l’equipe degli anatomo-patologi non soltanto potrà identificare esattamente il tipo di neoplasia e il suo grado di invasività e di differenziazione attraverso l’esame istologico tradizionale, ma sarà anche in grado di definire i meccanismi patogenetici sottostanti l’insorgenza tumorale e di identificare precisi assetti genetici che rivestono un importante ruolo diagnostico, prognostico e predittivo di risposta alle terapie innovative che gli oncologi oggi sono in grado di proporre.

Infatti, in campo diagnostico i marcatori molecolari possono portare alla identificazione di specifici quadri patologici in base alla presenza o meno di una determinata lesione genetica. In campo prognostico alcune condizioni genetiche possono aiutare a predire l’andamento della malattia in modo indipendente dai trattamenti impiegati. Ma il potenziale informativo delle analisi genetiche in ambito oncologico ha soprattutto una fondamentale funzione predittiva; è stato infatti dimostrato che il riscontro di particolari caratteristiche genetiche può offrire importanti informazioni relative alla capacità delle cellule tumorali di rispondere o meno a specifici trattamenti farmacologici, divenendo così uno strumento essenziale per una adeguata scelta terapeutica da parte degli oncologi.

“L’importanza dell’analisi molecolare nelle patologie oncologiche - spiega il prof. Stefano Ascani, direttore della struttura di Anatomia Patologica dell’azienda ospedaliera S. Maria di Terni - ha una portata rivoluzionaria in ambito oncologico perché, contrariamente alla chemioterapia, che non ha la possibilità di preservare le cellule sane dal meccanismo d’azione del farmaco, consente di individuare i pazienti che potranno essere sottoposti a terapie con farmaci di nuova generazione, in grado di avere un’azione ‘mirata’ solo nei confronti delle cellule neoplastiche, che è il concetto della cosiddetta medicina di precisione o medicina personalizzata”.

Le piattaforme diagnostiche recentemente acquisite in ‘service’, per un costo complessivo di 300mila euro l’anno, consentiranno quindi di fornire tutta una serie di informazioni genetiche e biomolecolari che l’Anatomia Patologica, l’Oncologia medica e tutti i gruppi oncologici multidisciplinari dell’ospedale di Terni potranno impiegare nell’ambito della terapia dei tumori (tra cui le neoplasie del sistema nervoso centrale, del polmone, del colon retto, della mammella, dell’apparato  gastroenterico, del tratto urogenitale, della tiroide, della cute e dei linfomi). “Questo tipo di determinazioni – aggiunge il direttore dell’Oncologia medica Sergio Bracarda - in alcuni casi potrà essere ripetuto anche nel corso della malattia per adeguare le scelte terapeutiche all’andamento della malattia stessa. E questo rappresenta l’inizio di un lavoro che sarà periodicamente e continuamente aggiornato, portando l’Azienda ospedaliera di Terni a livelli di sempre più elevata competenza e qualità nell’erogazione delle cure complesse”.

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