Voglio ringraziare pubblicamente le compagne e i compagni umbri, con i quali ho condiviso quasi 3000 km in 25 giorni e iniziative in ogni angolo della regione per quella che non è stata solo un’intensa campagna elettorale ma la costruzione collettiva di una comunità politica: GRAZIE.

Come dice un proverbio congolese, le orme delle persone che camminano insieme non si cancellano mai.

Il risultato di Liberi e Uguali è obiettivamente disastroso in tutta Italia: siamo rimasti come immobilizzati, annichiliti, congelati dal burian di destra che è soffiato prepotente sull’Italia.

Non era imprevisto ne’ imprevedibile: il PD con le sue politiche neocentriste aveva preparato il terreno politico al ritorno della peggiore destra (vedi Minniti coi suoi decreti su sicurezza e immigrazione) e buona parte della classe dirigente di LeU se ne è staccata troppo timidamente e troppo tardi.

Ciò ha impedito una lettura netta e limpida della proposta politica di LeU da parte degli elettori che hanno scelto un voto di rottura e di protesta, che garantisse discontinuità.

Sacrificata la componente più giovane e dinamica della lista, quella di Possibile, sin dalla definizione delle candidature.

Se abbiamo a cuore il futuro di un progetto che parli di libertà ed eguaglianza, economia circolare e riconversione ecologica, salario minimo, parità di genere, lotta alla precarietà, scuola e sanità pubblica e ricerca dobbiamo dare una sterzata di radicalita’ e freschezza.

Che finora sono mancate.

Andrea Maestri

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