PERUGIA - Attivare, quanto prima, un confronto tra Anci Umbria e Regione Umbria, durante il quale affrontare, in modo uniforme fra tutti i Comuni, alcune tematiche della fase 2 dell’emergenza sanitaria, oltre che la mole di effetti delle varie normative su cui i Comuni sono e saranno impegnati. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di ieri mattina, che si è tenuta nel Comune di Deruta e alla quale hanno preso parte il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, i vicepresidenti Laura Pernazza, Michele Toniaccini, Federico Gori e gli altri componenti, Elisa Sabbatini, Moreno Landrini, Stefania Proietti, Letizia Michelini e, per il Comune di Perugia, Edi Cicchi.

“L’incontro di oggi – commenta il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – è servito a fare il punto su come i Comuni devono fronteggiare la fase 2 e sulla necessità di procedere in modo uniforme fra Comuni, pur tenendo conto delle specificità di ciascuno.

Sono state individuate delle macro aree di approfondimento, in particolare il sociale, con la partita del sostegno alle famiglie – è fondamentale capire, come dar seguito, anche insieme alla Regione Umbria, all’assistenza alle famiglie in difficoltà dopo la conclusione degli effetti del buono spesa – con gli affitti, i giovani e gli anziani; il turismo, per cui occorre agire in maniera efficace presentando modelli intraterritoriali; socio sanitario, inteso come integrazione territorio-ospedali e fra ospedali; la scuola, per la quale bisogna agire tempestivamente, settembre è alle porte e occorre riavviare la didattica, e considerare anche la logistica, con tutti quegli edifici scolastici che sono prossimi alla ristrutturazione”.

Sono stati valutati anche gli impatti economici dell’emergenza sui Comuni, cercando di pesare soprattutto gli effetti della rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e Prestiti, il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e le somme a ristoro delle partite non incassate quali l’IMU per le attività ricettive.

La riunione si è conclusa, dunque, con la necessità di fissare un incontro con la Regione Umbria per condividere queste riflessioni.

 

 

 

 

 

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